September 19, 2025

A San Michele Salentino prende vita “La Comunità dell’Acqua”, un progetto che unisce Comune, università, enti pubblici, scuole e associazioni con l’obiettivo di affrontare in modo condiviso i cambiamenti climatici e la fragilità del sistema idrico. L’iniziativa, ideata dalle professoresse Rosa Parisi e Antonia Concetta Elia con il sostegno dell’assessore all’Innovazione tecnologica Michele Salonna e del sindaco Giovanni Allegrini, mira a restituire valore all’acqua come bene comune e a promuovere un uso più consapevole delle risorse idriche.
Nella sala giunta del Municipio è stato firmato il Protocollo di Intesa che segna l’avvio del progetto. Alla sottoscrizione hanno partecipato le associazioni SUN, Attacco Poetico, Trullo Sociale, Mena Mè, insieme alla professoressa Elia dell’Università di Perugia, alla professoressa Parisi dell’Università del Salento e all’assessore comunale all’Innovazione tecnologica Michele Salonna. Il documento sancisce un impegno collettivo fatto di ricerca, monitoraggio e formazione, con lo scopo di ridurre i rischi legati alla scarsità e alla qualità delle acque e di recuperare il patrimonio culturale legato all’uso tradizionale di cisterne, vasconi, pozzi e neviere. Dopo una prima fase di studio e documentazione si passerà alla ricerca di fonti di finanziamento per la valorizzazione di un patrimonio reale unico. L’obiettivo è quello di recuperare un sapere antico che i nostri antenati avevano elaborato per fronteggiare la scarsità idrica e che oggi torna di grande attualità.
Il Comune di San Michele Salentino intende collocarsi tra le realtà pioniere nella sensibilizzazione su un tema che nei prossimi anni sarà centrale nelle scelte politiche e nei comportamenti individuali. L’acqua, infatti, è una risorsa vitale sempre più minacciata dall’inquinamento, dai cambiamenti climatici e dalla crescente domanda globale. Secondo le stime delle Nazioni Unite, entro il 2030 la richiesta supererà l’offerta del 56%. Poiché i settori produttivi sono responsabili di circa il 70% dell’uso e dell’inquinamento delle acque dolci, le imprese hanno un ruolo determinante nel garantire la sicurezza idrica. Le comunità che oggi scelgono strategie di gestione responsabile dell’acqua non solo rafforzano la propria resilienza ma contribuiscono anche alla tutela delle risorse e al raggiungimento di altri obiettivi ambientali come la lotta al cambiamento climatico e la salvaguardia della biodiversità.
Il progetto si svilupperà nell’arco di due anni, dal primo ottobre 2025 al primo ottobre 2027, e prevede momenti di confronto pubblico, conferenze e iniziative culturali. Al centro ci sarà la partecipazione attiva della comunità, chiamata a costruire nuove forme di giustizia idrica e a rafforzare la consapevolezza ambientale delle giovani generazioni.

Ufficio Comunicazione Istituzionale
Comune di San Michele Salentino

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