Il Negroamaro Wine Festival rappresenta uno dei maggiori eventi enogastronomici della provincia di Brindisi ed ha il grande merito di essere tra le manifestazioni capaci di attirare in città decine di migliaia di persone.
La valenza e la suggestività dell’evento, però, non possono e non debbono far sottacere su evidenti pecche oppure mettere il guinzaglio alle lamentele su alcune questioni che andrebbero affrontate e superate nell’ottica di una auspicabile crescita in termini di maggiore efficacia dell’evento, di ritorni più cospicui per l’economia della città e di ridimensionamento dei disagi ai cittadini.
A molti brindisini, per esempio, non è andato a genio il fatto che la città sia stata “invasa” dagli stands già 20 giorni prima della manifestazione. Decine di vie e piazze del centro storico, infatti, sono rese off limits – in tutto o in parte – dalle casette che nei cinque giorni dell’evento ospiteranno gli espositori.
Non è concepibile che la bellezza di piazze e vie importanti dal punto di vista turistico (come Piazza Teresa, Via Colonne e Via Duomo) debba essere coperta da scatoloni di legno per oltre 20 giorni all’anno.
E che dire di Piazza Vittoria? un luogo di abituale ritrovo per tanti bambini e tante famiglie non può essere “inscatolato” ben 15 giorni prima della manifestazione.
Per non parlare, infine, di altre strade (si pensi a Via Cesare Battisti o ancora Piazza S. Teresa) che vedono i parcheggi a pagamento occupati dagli stand per oltre 20 giorni, con indubbia ripercussione sulle già asfittiche casse comunali e sulle coronarie degli automobilisti (residenti e non) già messe a dura prova in tutti gli altri periodi dell’anno dalla cronica carenza di posti auto.
Probabilmente, piuttosto che accettare che la ditta incaricata al montaggio degli stand utilizzi pochi operai per molti giorni, gli organizzatori della manifestazione (una onlus di recentissima costituzione presieduta da Angelo Maci) avrebbero dovuto pretendere – anche facendo ricorso a risorse locali – che il montaggio fosse eseguito da più persone ma in un lasso di tempo molto più ridotto.
Ma le lamentele per la prematura invasione degli stands non sono le uniche che stanno investendo la manifestazione.
Altre riguardano il concerto della Kool & The Gang, i cui biglietti risultano piuttosto salati, anche in considerazione del fatto che si terrà nella tarda serata di Martedi 10 e che, presumibilmente terminerà nella tarda notte che precede un giorno non festivo.
Un altra doglianza giunge oggi dal Cobas del Lavoro Privato.
La pubblichiamo integralmente senza altri commenti.
Il Sindacato Cobas del Lavoro privato è stato interessato da alcuni commercianti sul funzionamento del Negroamarowinefestival e su come vengono assegnati i posti all’interno della stessa manifestazione.
In particolare il titolare di una macelleria brindisina ha chiesto alcuni mesi fa agli organizzatori le modalità per poter partecipare all’evento .
Dopo aver fatto la richiesta formale di partecipazione gli organizzatori risposero che serano in attesa di avere l’autorizzare per piazza Santa Teresa.
In quel modo lo spazio per il nostro amico macellaio ci sarebbe stato .
La manifestazione ha trovato sì spazio su Piazza Santa Teresa ma è stato risposto dagli organizzatori al titolare della macelleria che per lui non c’era posto.
Le domande che ci poniamo sono queste :
-Come vengono assegnati i posti in una manifestazione che di fatto è diventata la manifestazione di una città , per il supporto oltre misura che essa ha ?
– Esiste una valutazione della ricaduta economica sulla città?
Speriamo che le nostre domande abbiano una risposta al fin di valorizzare al meglio manifestazioni come queste che dovrebbero significare un piccolo ma significativo rilancio della nostra città.
Fa una certa impressione vedere i cartelloni del Negroamarowine festival a Bari e poi amaramente pensare che i nostri commercianti possono essere esclusi.
Per il Cobas del Lavoro Privato Roberto Aprile
Angela Gatti
Pubblicato il: 28 Mag, 2014 @ 11:44
No Comments