Domenica scorsa alle 22.30 Matteo Renzi, alla fine delle primarie a cui hanno partecipato circa 3 milioni di persone, ha tenuto il suo primo discorso da Segretario del PD trionfando su Cuperlo e Civati: età del vincitore 39 anni, età media dei tre candidati 43.
Indipendentemente dalla condivisione di idee e progetti non si possono non constatare due importanti elementi: una elezione democratica del leader e la sua giovane età, specie se rapportata a quella dell’attuale classe politico/dirigenziale italiana.
Devo riconoscere che lo “svecchiamento” compiuto dal PD (e avallata dal suo elettorato) è un’operazione degna di nota che in chi, come me, si è affacciato alla Politica in età giovanile ingenera la speranza di non dover arrivare a 60 anni per ricoprire un ruolo di responsabilità.
D’altronde anche negli altri partiti, da Fratelli d’Italia con la Meloni (37 anni) passando per il Nuovo Centro Destra di Alfano (43 anni) per arrivare al mio partito Forza Italia in cui Fitto (44 anni) ha un importante ruolo nazionale, sembra esser cominciata una vera campagna di “rottamazione” che potrebbe rappresentare una iniezione di ottimismo e di stimolo ad impegnarsi in prima persona per tutti quei ragazzi che, scontenti della realtà che li circonda e sconfortati dall’attuale classe dirigente, oggi si limitano a criticare, a non votare o a votare Grillo.
Certo è che l’attuale panorama politico, sia a livello nazionale sia a livello locale (cittadino), giustifica ampiamente queste scelte quando, ad esempio, un Presidente della Repubblica è costretto ad essere rieletto alla soglia dei 90 anni perché non si riesce ad individuare una personalità di altrettanto spessore; quando un “partito” nato da una costola del PDL sceglie come nome “Nuovo Centro Destra” e sostiene un Governo di Sinistra; quando da mesi si parla di ridurre i costi della politica e nessuno, ancora, rinuncia a niente; quando bisogna aspettare che si pronunci la Corte Costituzionale per archiviare una legge elettorale il cui soprannome (dato dallo stesso relatore) è tutto un programma; quando “Report”, ogni lunedì, ci racconta dati alla mano l’Italia dei furbetti, delle truffe, degli sprechi; quando le dichiarazioni di un pentito sono segretate mettendo a rischio la vita di migliaia di persone perché non si hanno i soldi per le bonifiche; quando in città un Sindaco insediato da un anno colleziona 4 avvisi di garanzia mentre l’Amministrazione è ferma; e si potrebbero continuare a fare molti altri esempi! non è facile affidarsi alla Politica invece di scendere in piazza a protestare con i forconi.
Però, forse per il grande entusiasmo connaturato alla mia età, di fronte a questo quadro devastato e devastante non provo affatto sconforto e rassegnazione bensì voglia di reagire ed impegnarmi sempre di più per provare, nel mio piccolo, a migliorare la situazione.
In questo momento storico in cui non esistono riferimenti ideologici su cui fondare la propria azione politica, l’unica guida per un giovane è perseguire la “Buona Politica”: una Politica di servizio, una Politica che guardi agli interessi collettivi, una Politica orientata al futuro.
Io ho scelto di impegnarmi nella “cosa pubblica” con questo spirito, con la convinzione che, se ognuno di noi apporta il suo contributo, l’Italia può venire fuori dal pantano in cui sta sprofondando.
Sono cosciente che è un percorso difficile, pieno di ostacoli creati da chi, in questo sistema, per anni ha prosperato a scapito degli altri; ostacoli creati da quei “piccoli politici” che, pur di mantenere la propria posizione, sono pronti a sacrificare tutto e tutti.
Ma, come ho affermato all’inizio, sono fiducioso di poterlo percorrere perché ci sono nell’aria tutti i segnali del cambiamento.
Anche nella nostra Città è nata e sta crescendo una nuova classe dirigente: dinamica, competente e concreta, ed è con queste persone, indipendentemente dal loro Partito, che vorrei aprire un dialogo e stringere un vero e proprio “Patto Generazionale” fondato su valori, come l’onestà e la dignità della persona, e su regole del gioco condivise con cui, poi, chiamati alla competizione elettorale, ognuno giocherà la propria partita.
Mi farò presto promotore di un appuntamento pubblico a cui, spero, anche altri “nuovi politici” che condividono queste mie riflessioni, vorranno partecipare.
COMUNICATO STAMPA PIETRO GUADALUPI – CONSIGLIERE COMUNALE PDL
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