Si ode il “rantolo del moribondo” nella nervosa replica del Sindaco al nostro comunicato sulla vicenda rifiuti. E si appiglia disperatamente alla parola “demagogia” per sopravvivere ai suoi stessi errori, ai fatti già accertati da autorità terze che ne hanno certificato l’incapacità e tanto altro ancora…
Fatti che avrebbero consigliato le immediate dimissioni a chi ha un minimo senso delle regole democratiche, per non esporre ulteriormente sé stesso e i dirigenti comunali ad un disastro senza precedenti. Invece si rivolge all’intelligenza dei mesagnesi per cercare conforto, come se godesse di chissà quale immensa fiducia. Nonostante tutto.
Stia tranquillo il primo cittadino, sarà nostra premura inviargli copia dell’esposto, così potrà ridere della nostra ignoranza, come medesimamente fece in occasione dell’esposto all’A.V.C.P. Non diremo al magistrato né della Tarsu, né della Tares: sarebbe come dare la colpa della febbre al termometro.
Racconteremo, invece, ciò che è avvenuto in questi tre anni: quanto onerosa e poco limpida sia stata l’intera operazione di affidamento diretto e poi di proroga, proroga, proroga… secondo lo schema di un ormai collaudato sistema applicato anche per l’appalto del canile e per tanti altri lavori pubblici, e che si riverbera sotto forma di imposte a danno della collettività. Non si gestiscono così i soldi della gente, raggirando le regole che la Legge impone, e non si può pretendere l’immunità per le proprie azioni tacciando di populismo le critiche documentate dell’opposizione.
Ci auguriamo,almeno per quest’anno, che non venga più offesa l’intelligenza dei mesagnesi da una amministrazione che ha polverizzato il tessuto economico di una città, che ha chiuso le porte in faccia ai suoi cittadini, che si è arroccata nel palazzo del potere tirando a campare a causa “delle contingenze internazionali”. Giunga, infine, al Sindaco e alla sua parte politica questo nostro invito, in linea con il desiderio di tutti i concittadini, e compia la cosa più sensata dopo tre anni e mezzo di governo: liberare la città da questa agonia, e ridare voce ai mesagnesi perché possano affidare il compito a chi è in grado di navigare nelle acque agitate della crisi.
COMUNICATO STAMPA PROGETTIAMO MESAGNE
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