Uno dei debiti fuori bilancio più esilaranti creato dalla Amministrazione Renna è quello che riguarda la Cooperativa Ad Maiora di Piero Caputo.
Il 1.9.2015 con un nuovo atto amministrativo inventato dall’Arch. Delle Donne, una disposizione di servizio, senza determina e contratto, si affidano dal 1.9.2016 all’8.11.2016 i servizi cimiteriali alla cooperativa Ad Maiora (la stessa censurata da Anac per gli affidamenti contro legge) che rivendica poi il pagamento della somma di €.8.785,21 per il lavoro svolto.
La legge prevede che in assenza di contratto, impegno di spesa ed un legittimo affidamento, il Comune non deve pagare nulla: a risponderne è chi (l’Arch. Delle Donne) ha effettuato l’affidamento del servizio non seguendo lo schema normativo. Il Consiglio comunale dovrà poi, se ritiene utile e necessario il servizio, riconoscere il debito fuori bilancio e rimborsare al Dirigente (o pagare direttamente alla ditta) un indennizzo pari all’arricchimento ricevuto.
Naturalmente Delle Donne, per evitare di pagare di tasca propria, propone al consiglio comunale di pagare direttamente alla ditta il debito fuori bilancio, ed in delibera giustifica il suo operato illegittimo riportando affermazioni false e gravi, ed in particolare:
a) che solo in data 25.8.2016 veniva a conoscenza che il cimitero era sprovvisto di servizio cimiteriale. Affermazione folle visto che compete a lui autorizzare la tumulazione dei defunti e le altre operazioni cimiteriali: non è deceduto nessuno in quel periodo, o pensava che a svolgere il servizio fossero i parenti dei defunti o i titolari delle agenzie funebri?
Può il dirigente di un servizio così importante confessare che per un mese non ha saputo nulla sul servizio cimiteriale?;
b) Delle Donne dichiara ancora che non fu messo nelle condizioni di assumere impegno di spesa vista la situazione singolare dell’ufficio in difficoltà a comprendere le vicende amministrative di affidamento del servizio a partire dal 2014; falso e ridicolo.
Forse si aspettava di conoscere le vicende del cimitero parlandone al bar della stazione?
Gli atti amministrativi sono in rete a disposizione di chiunque li sappia leggere.
Vi è di più: con pec del 2.9.2015 il sottoscritto ha inviato all’Arch. Delle Donne ed al segretario la sentenza del Tar che dichiarava illegittima la procedura identica a quella da lui utilizzata per scegliere la Cooperativa Ad Maiora e la nota dell’Avv. Massari che chiariva tutto: Delle Donne sapeva bene ciò che era accaduto dal 2014 in poi, e se aveva difficoltà di comprensione poteva rivolgersi al legale dell’Ente. Si può affermare in delibera impunemente che, non comprendendo ciò che è accaduto in precedenza, per evitare errori….. si opera in violazione della legge ? E’ folle giustificare il proprio operato confessando la violazione ai doveri d’ufficio, ma è ancor più folle che i consiglieri di maggioranza abbiano ratificato (sempre se hanno letto e compreso il contenuto della delibera) l’operato di Delle Donne facendolo proprio. Delle Donne del resto aveva in agosto 2015 espletato la stessa procedura dichiarata illegittima dal Tar, a vincere era stata la solita cooperativa, per cui sapendo di aver adottato un atto illegittimo, ha fatto subentrare subito la Ad Maiora creando il debito fuori bilancio, ha atteso poi 60 gg. per un eventuale ricorso al Tar ed a novembre ha adottato la determina di affidamento dando seguito alla gara illegittima.
La malafede è negli atti! Andiamo oltre: ipotizziamo che non ci sia reato deve calcolarsi l’indennizzo spettante alla ditta. Ebbene oggi il Comune mensilmente paga alla stessa cooperativa €.3.600,00 circa oltre Iva ottenendo in cambio 288 ore lavoro mensili (144 ore per il custode e 144 ore per necroforo e manovale); a settembre 2015 la cooperativa doveva assicurare la metà delle ore lavoro (144 ore complessive tra necroforo e manovale, non era previsto il custode). Delle Donne ha certificato che 144 ore lavoro costano €.1.800,00, per cui è facile fare i conti: dal canone mensile attuale pari ad €.3.600,00 si detrae il costo del custode (attività non svolta dalla cooperativa dal 1.9 all’8.11.2015) pari ad €.1.800,00 per cui l’indennizzo cui avrebbe diritto la Ad Maiora sarebbe pari ad €.1.800,00 (€.3.600,00 – €.1.800,00 = €.1.800,00 oltre Iva). Del resto se il costo attuale pagato alla Cooperativa è stato ritenuto congruo da Delle Donne, non è possibile smentire i conteggi.
Sindaco e Consiglieri di maggioranza hanno invece riconoscere alla Cooperativa Ad Maiora €.3.250,00 mensili oltre Iva.
Ad Maiora ben poteva richiedere a Delle Donne l’importo ritenuto più giusto, ma i Consiglieri Comunali di maggioranza ed il Sindaco non potevano riconoscere importi maggiori rispetto a quanto pagato oggi a parità di servizio e ore lavoro.
Ciò che è accaduto a settembre è stato già posto alla attenzione delle competenti autorità atteso che si ritiene una forma di abuso indire una gara identica a quella dichiarata illegittima il Tar (su ricorso proposto dalla stessa cooperativa). Di certo se quanto verificatosi è illegittimo e/o illecito, ieri era imputabile solo al dirigente, oggi lo è anche ai Consiglieri Comunali di maggioranza che hanno ratificato il suo operato e deciso l’indennizzo (lo propone il dirigente ma lo dispone il consiglio comunale). Non possono invocare buona fede: hanno bocciato l’atto da noi depositato che chiariva tutto, senza leggerlo. Un dubbio sorge ancora: vuoi vedere che il maggior costo serve a ripagare la cooperativa per i lavori che il Sindaco ha ordinato per sistemare il Calvario viste le tante foto su facebook postate con i dipendenti della cooperativa Ad Maiora?
Ma anche quel costo lo deve pagare il Sindaco di tasca sua, altrimenti non è comprensibile il pubblico ringraziamento di Don Benedetto a Renna in occasione della processione ed i post di Caputo che minaccia di riprendersi il materiale utilizzato se non ripagato!
Riepilogo provvisorio aggiornato debiti fuori bilancio: 1) debito fuori bilancio Edison (ometto per un attimo la sorte capitale pari ad €.350.000,00 in parte non dovuta e pagata per un contratto nullo perché Delle Donne non ha trovato la documentazione): interessi €.49.000,00 + spese legali €.5.526,00 = €.54.526,00; 2) debito Formica Ambiente: interessi e spese €.4.200,00; debito Ad Maiora pagato in più €.3.000,00 circa. Al prossimo debito!
Avv. Pasquale Rizzo
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