May 2, 2025

“Vista la gravità delle eventuali conseguenze sulla tenuta dei conti del Comune di Brindisi, ho chiesto al vice presidente vicario dell’ANCI Cattaneo (sindaco di Pavia) e al presidente dell’IFEL Castelli (sindaco di Ascoli), di intervenire affinché si chiarisca la controversa interpretazione che ha portato il Ministero dell’Economia ad escludere Brindisi dai comuni che hanno regolarmente adempiuto alle previsioni normative al fine di permettere l’incasso della TASI a giugno”.

 

Lo afferma Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia di Brindisi e membro del comitato direttivo nazionale di ANCI.

 

“Ho fatto notare che il Comune di Brindisi – continua D’Attis – ha approvato la istituzione della TASI prima del 23 maggio ma ha trasmesso la delibera il 28 offrendo la sua interpretazione spiegata nella lettera allegata. Il MEF non ha considerato Brindisi nell’elenco dei comuni che incasseranno la TASI a giugno in quanto la trasmissione appare essere tardiva”.

A questo punto possono essere gravi le conseguenze sulla gestione della tesoreria comunale per la quale il Comune aveva previsto gli introiti a giugno.

 

“Per questo – conclude D’Attis – ho chiesto di intervenire affinché ci sia il chiarimento sulla procedura e si rappresenti altresì al Ministero la condotta interpretata dal Comune di Brindisi al fine di ricomprenderlo tra i comuni adempienti. In alternativa ho chiesto ad ANCI di farsi parte attiva al fine di ottenere lo sblocco dei trasferimenti dello Stato evitando la tassazione a giugno dei cittadini e il salvataggio delle casse comunali”.

 

COMUNICATO STAMPA MAURO D’ATTIS – CAPOGRUPPO FI COMUNE DI BRINDISI

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