E’ stato rinviato a data da definirsi il progetto “DigArt” che avrebbe dovuto avere svolgimento a Brindisi in questi giorni.
Secondo gli intendimenti dell’azienda promotrice (la Zeroottotreuno Srl diretta da Paolo Taurino, Digart è un “progetto itinerante che ha l’obiettivo di portare allo scoperto la pratica artistica contemporanea e in particolare l’arte urbana come arte di frontiera, ponendola a stretto contatto con il territorio, per stimolare un processo di interazione e contaminazione reciproca”.
Sulla scia di quanto accade nei porti di Barcellona, nelle strade del “Carmen” di Valencia, dalla California al muro Est di Berlino fino ad arrivare in Italia al porto di Gaeta, al MAU-museo d’arte urbana di Torino, Digart porterà a Brindisi la Street art, scegliendo una location che nessuno mai al mondo aveva utilizzato: i 2385 mt di mura della Diga di Punta Riso, cariche di suggestioni paesaggistiche e soprattutto, di interlocutori sensibili e interessati alla “promozione della bellezza”, come motore per la crescita culturale della cittadinanza.
“DigArt” avrebbe dovuto richiamarte illustratori, writers, artisti nazionali e internazionali che avrebbero trasformato attraverso i proprio colori, le proprie suggestioni, la Diga di Punta Riso nella tela a mare aperto più grande del mondo.
L’obiettivo dell’evento è proprio questo: riconoscere e dare visibilità internazionale alla città di Brindisi .
Purtroppo, però, qualcosa è andato storto e la manifestazione non si è potuta tenere nel periodo indicato, ossia la partenza della Brindisi-Corfù.
La notizia è stata diffusa attraverso un comunicato stampa dello Zeroottotreuno S.r.l che di seguito pubblichiamo integralmente:
A seguito di un iter procedurale, lungo ma giusto, atto a garantire la tutela del mare, dell’ambiente, delle aree circostanti e dello stato di ozono, si informa che l’evento DigArt è rinviato a data da definire.
Nel rispetto di quello che è stato e sarà il mio impegno lavorativo, DigArt, oltre a certificare un futuro Guinness World Record ora detenuto dalla murata realizzata a Dubai, certificherà la piena eco sostenibilità dell’opera perché l’ambiente non è solo una parola con la quale riempirsi la bocca ma è un principio fondante della nostra vita da rispettare e tutelare per noi e per le generazioni che verranno, i nostri figli.
Sarà quindi doveroso e sarà nostra premura coinvolgere tutte le associazioni che realmente lavorano per tutelare e garantire un futuro sostenibile.
Pertanto, le limitazioni concordate tra la nostra azienda e tutti gli enti – Comune, Sovrintendenza, Autorità Portuale – sono atte a tutelare il territorio in questione e i cittadini che vi risiedono e sono di seguito riportate:
1. Utilizzo esclusivo di vernici e colori prive di solventi e COV, ovvero mediante l’utilizzo di tecniche e materiali ecosostenibili e colori naturali;
2. Utilizzo di bombolette spray prive di gas a base di CFC (clorofluricarburi) che provocano danni allo stato di ozono;
3. Prediligere l’impiego di spruzzatori a pressione manuale e/o pennelli, al fine di diminuire la quantità di bombolette spray che contribuiscono ad aumentare la mole dei rifiuti urbani pericolosi;
4. Proteggere i piani di camminamento con appositi teli al fine di evitare dispersioni e imbrattamenti;
5. Provvedere preventivamente a concordare con il Servizio di Igiene Urbana di questa Amministrazione, le modalità di pulizia dell’area e l’eventuale fornitura di contenitori per la raccolta differenziata, con particolare attenzione allo smaltimento dei contenitori delle vernici, pennelli e altro materiale e consumo o scarto di lavorazione.
No Comments