Domani, giovedì 25 giugno, alle ore 19.30, presso La Feltrinelli Point di Brindisi, in corso Umberto I 113, si terrà la presentazione del libro “L’aggiustatore di destini” dello psichiatra ostunese Francesco Colizzi per la Manni Editore. Oltre all’autore, interverranno il presidente dell’associazione “Vivere a colori” Gianluca Mignini, l’editore Piero Manni, la giornalista Valeria Arcangeli e il direttore della SPDC dell’Ospedale “perrino” di Brindisi Ezio Ferilli.
Il libro narra la storia di Giovanni Nilo, un giovane psichiatra e psicoterapeuta pugliese amante della letteratura e del mare. Segue vari casi clinici, con partecipazione e passione, riflettendo continuamente sulla propria missione e tentando di aggiustare il destino di chi soffre. In particolare, la vicenda di Lucia, giovane universitaria bella e intelligente, provocante e seduttiva, assume i caratteri di una vera e propria indagine. Mentre scorre la sua vita, tra l’amore per Emma e quello per la professione, il dottor Nilo si ritrova a fare i conti con l’orrore ed il male propri della condizione umana. Francesco Colizzi è nato e vive ad Ostuni, psichiatra e psicoterapeuta, è direttore del Centro di Salute Mentale di Brindisi. Impegnato nel volontariato internazionale, è stato per sei anni presidente nazionale dell’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau. Ha pubblicato libri creativi e di saggistica: Inseguendo le cose (Schena 1996), Danzatori e orchestrali (Barbieri 1998), Un potere più grande (La Meridiana 2010), Eutopia (La Meridiana 2012). Questo è il suo primo romanzo.
provi a dare solo un occhiata alle firme depositate per presentare i candidati del 2009 non a fare una perizia poi valutate se fare una perizia calligrafica
riguardo i brogli delle primarie che giustamente a sollevato, a mesagne ultimamente si parla di rivoluzione nella pubblica amministrazione
Spiego meglio io:
Il signor Franco Colizzi le cui denunce non sono certo passate inosservate, forse ritornando a Mesagne avrebbe potuto aggiungere di far controllare a qualcuno solo le firme depositate per le liste del 2009, solo quelle, senza bisogno di una iniziale perizia calligrafica, forse è l’unico che in questo ultimo periodo può dare davvero una svolta alla macchina amministrativa sotto rivoluzione capoernicana abbiamo appreso dalle cronache.