E’ già iniziata la guerra delle forze dell’ordine contro il possesso di materiale esplodente, un commercio illegale che fiorisce nel periodo natalizio e che si rivela pericoloso per il gran numero di incidenti registrati ogni anno.
Nei giorni scorsi i poliziotti del Commissariato della Città Bianca, diretti dal Commissario Capo Gianni Albano hanno arrestato Alessio Di Latte, 20enne di Carovigno, sorpreso nel possesso e nella disponibilità di ingenti quantitativi di artifizi pirotecnici illegali e di materiale idoneo al loro confezionamento.
Di Latte, dopo le formalità di rito e d’intesa col Sostituto Procuratore della Repubblica di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottoressa Simona Rizzo, è stato ristretto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
Il risultato, si inserisce nell’ambito delle stringenti e mirate indicazioni rese dal Ministero dell’Interni, Dipartimento di Pubblica Sicurezza, circa l’intensificazione dei controlli atta a scongiurare l’ampliamento del mercato nero della vendita di prodotti esplodenti, fortemente pericolosi sul versante dell’Ordine e della Sicurezza pubblica, messa potenzialmente ancora più a rischio nell’ormai imminente periodo natalizio.
Nell’appartamento del giovae, i poliziotti hanno rintracciato e sequestrato 215 grammi di polvere detonante custodita in un vaso in vetro contenente polvere nera da sparo ricavata mediante lo svuotamento di un innumerevole quantitativo artifizi pirotecnici, alcuni dei quali della IV Categoria della Legge di riferimento, di genere proibito, nonché 50 grammi di polvere di colore giallo che è risultato essere zolfo, comunemente impiegato quale uno dei composti per la deflagrazione.
Sequestrati anche alcuni stoppini ricavati artigianalmente con l’utilizzo di diverse candele di varie forme e colore, tra cui una modificata mediante fuoriuscita dello stoppino-“miccia” di accensione, un contenitore in vetro totalmente nastrato all’esterno da utilizzarsi quale verosimile contenitore in cui inserire il “botto”, una volta ultimatene la composizione.
Gli agenti, infine, hanno rinvenuto anche una pistola e un fucile soft-air, entrambi alterati e privi dei prescritti tappi rossi, occultati in appositi panni riposti all’interno dell’armadio nonché nella parte retrostante dello stesso.
Da sottolineare che, nel corso della perquisizione, uno dei parenti di Di Latte ha minacciato gli agenti preannunciando aspre ripercussioni, utilizzando frasi indecorose ed irriverenti e cercando lo scontro fisico.
Questi comportamenti hanno portato alla denuncia a piede libero per i reati di Oltraggio, Violenza e/o minaccia a Pubblico Ufficiale.
Le indagini da parte della Polizia di Stato sulla vicenda proseguiranno in maniera serrata a tutto tondo, mediante l’attivazione di accertamenti di natura info-investigativa sull’arrestato da parte del Commissariato ostunese nonché dei colleghi della Digos e della Squadra Mobile brindisine.
L’attività realizzata dalla Polizia di Stato ha evitato, con un certo e quanto mai opportuno tempismo, che quanto rinvenuto potesse contribuire a rafforzare il mercato nero ed illegale che soggiace alla commercializzazione di preparati pirotecnici illeciti e altamente pericolosi non solo per l’altrui incolumità ma anche per chi si cimenta nel confezionamento degli stessi senza il rispetto delle procedure standard di sicurezza previste dalla Legge di riferimento.
A tal proposito i servizi di controllo del territorio da parte del personale della Polizia di Stato di Brindisi nell’ambito della giurisdizione territoriale di riferimento proseguiranno nei prossimi giorni secondo sempre più auspicate forme di collaborazione da parte della cittadinanza, reale elemento in più nella quotidiana azione istituzionale di prevenzione e repressione degli illeciti.
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