Ritmo, groove e verità. Sbarcano a Brindisi gli Yuts and Culture con il loro nuovo progetto artistico: Back to ma funk. La loro musica travolgente si prepara ad infiammare il Santa Spazio Culturale (l’Ex Convento Santa Chiara).
Domani, alle 21 la struttura sarà il tempio della loro musica, con un concerto che promette energia pura e connessione totale con il pubblico.
Il progetto nasce da una fusione viscerale tra reggae, funk e soul, un suono che parte dalle radici e si spinge oltre, contaminandosi senza paura. Back to ma funk, il nuovo album in uscita per Irma Records, è il culmine di questa ricerca: dodici tracce potenti, due interamente strumentali, che attraversano le sonorità black con una freschezza moderna e un’anima profonda.
Dopo il sold out alle Officine Cantelmo di Lecce, la band è pronta a infiammare Brindisi. Le prenotazioni sono aperte su Eventbrite e via WhatsApp al 0831 1561076.
Gli Yuts and Culture nascono nel Salento, terra di incontri e contaminazioni. Il loro nome racchiude già la loro essenza: “Yuts” è slang giamaicano per “giovani”, “Culture” rappresenta il legame con la tradizione musicale. Il gruppo ha iniziato con il reggae roots, ma il desiderio di esplorare li ha portati a mescolare il funk graffiante, il soul più profondo e le atmosfere avvolgenti dell’R’n’B. Il risultato è un suono meticcio e vibrante, che unisce la forza delle origini con l’energia del presente.
Ogni brano è nato tra le pareti dello Yeahjasi Spazio Recording di Brindisi, sotto la guida attenta di Paolo Montinaro, che ha saputo tradurre la complessità emotiva e sonora della band in un suono caldo e avvolgente, vintage e modernissimo al tempo stesso. Il mastering finale è stato affidato a Giovanni Versari (La Maestà Studio), uno dei nomi più prestigiosi della scena musicale italiana.
Il disco è un viaggio che mescola reggae e funk con richiami jazz e soul. Tra i pezzi più iconici, “I Hope It Was Worth It”, una profonda riflessione sul dolore di un amore perduto, e “I Got You”, un brano ispirato a Marvin Gaye e al suo capolavoro “I Want You”, che trasforma la sua sensualità in un monito sulla crisi spirituale del nostro tempo. C’è anche spazio per un omaggio a Bob Marley, con una rilettura in chiave funk di “Soul Almighty”, che porta il passato in una nuova dimensione sonora.
Gli Yuts and Culture sono Vincenzo Baldassarre (voce e testi), Pierpaolo Polo (basso), Diego Martino (batteria), Alberto Zacà (chitarra), Daniele Arnone e Claudio “Kalad” Marra (tastiere), Angelo “Japan” De Grisantis (percussioni), Carlo Gioia (sax), Lorenzo Lorenzoni (trombone). A completare la sezione vocale, le voci femminili di Carmen Melcarne, Liana Lamarra.
L’album Back to ma funk è disponibile su Spotify, Apple Music e tutte le principali piattaforme digitali. Il CD e il vinile possono essere acquistati su Mondadori Store.
Oltre alla musica, gli Yuts and Culture portano avanti un progetto visivo unico, grazie alla collaborazione con il videomaker Davis Albert Valle. Il videoclip di “I Got You” è realizzato con la tecnica dello stop motion, trasformando pitture rupestri in movimento ritmico, unendo arte e musica in un’esperienza immersiva. Il concept visivo della band è curato da Discographica, che ha firmato la copertina dell’album e tutto il progetto grafico.
Gli Yuts and Culture non sono solo una band, sono un’esperienza collettiva. Il 14 marzo a Brindisi, il groove tornerà a battere più forte che mai. Chi ama la musica vera sa già dove deve essere.
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