Dopo il 52% delle politiche e la chiusura della campagna elettorale con il vicepremier Di Maio, il M5S resta al palo nelle elezioni amministrative, dilapidando oltre metà dei consensi riscossi appena tre mesi fa.
Gianluca Serra, il candidato dei pentastellati, non riesce nemmeno a raggiungere il ballottaggio e si ferma intorno al 21%, superato da Riccardo Rossi, candidato di Brindisi Bene Comune, Partito Democratico, Liberi e Uguale e “Ora tocca a noi”. Una coalizione di centrosinistra, ampiamente rinnovata che, raggiungendo il 25%, dimostra come sia possibile riscuotere il consenso degli elettori quando si trova unità su valori e radici fondanti.
Al primo posto – come ampiamente prevedibile considerato il numero e la composizione delle liste che lo sostenevano – c’è, invece, Roberto Cavalera, a capo di una coalizione composta da Forza Italia, Idea, Brindisi in Alto, Brindisi Popolare, UDC-Brindisi Virtuosa ed i repubblicani dell’ex sindaco Giovanni Antonino, il cui figlio risulta tra i più suffragati della competizione. Cavalera viaggia intorno al 35%
Buon risultato per Massimo Ciullo e la sua coalizione formata da Lega, Noi Con l’Italia, Movimento Nazionale per la Sovranità e dalla “bicicletta” composta dal movimento civico +39 e Fratelli d’Italia e che si attesta oltre il 18%
Molto più distaccato Ferruccio Di Noi, che ha corso da solo con Impegno Sociale.
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