La UIL di Brindisi denuncia ancora una volta le gravi criticità della Casa Circondariale di via Appia. Sovraffollamento, carenza di personale e gestione dei detenuti con disturbi psichiatrici rendono la situazione della Struttura di Brindisi insostenibile, mettendo a dura prova sia il personale di Polizia Penitenziaria sia gli stessi detenuti.
L’Istituto ospita oramai da tempo quasi il doppio dei detenuti che potrebbe ospitare. Ciò crea una serie di problematicità che compromettono non solo la sicurezza ma anche la dignità delle persone ristrette. In tali condizioni la funzione rieducativa della pena rischia di svanire trasformandosi in mera sopravvivenza quotidiana.
A tutto ciò si aggiunge la cronica carenza di organico: il personale in servizio è ampiamente al di sotto del necessario, costretto a turni estenuanti e a gestire situazioni di emergenza continua. Gli agenti penitenziari, con professionalità e spirito di servizio, garantiscono ogni giorno l’ordine e la sicurezza di un sistema che, senza di loro, collasserebbe. Il loro lavoro rappresenta un presidio di legalità e umanità, troppo spesso ignorato o sottovalutato. La UIL di Brindisi è vicina agli agenti ed a tutto il personale impegnato nei servizi carcerari.
Esprimiamo un sentito plauso alla UIL PA Polizia Penitenziaria per l’iniziativa di oggi che accende i riflettori su un tema di grande valore civile e sociale. È urgente che le istituzioni intervengano con decisione: servono più risorse, più personale e politiche serie di inclusione e recupero. Restituire dignità a chi lavora e vive nel carcere di Brindisi significa difendere la giustizia e i diritti fondamentali di tutti.
Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo

 
                
			 
                    
                   
                   
                   
                   
                   
                   
                  
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