June 9, 2025

motoscafo blue ice castelloPer abbattere il muro di gomma contro cui rimbalzano le iniziative di “Amare Forte A mare”, bisogna fare chiarezza sulle competenze istituzionali.

 

Il Castello Alfonsino e il Forte sono di proprietà dello Stato al quale compete la realizzazione dei lavori di restauro non ultimati, un presidio e una vigilanza permanenti, la manutenzione ordinaria e straordinaria (quest’ultima resa necessaria dai ripetuti atti vandalici favoriti dall’abbandono del bene) e l’inserimento tra i Beni dello Stato ammissibili a finanziamento nel PON Cultura.

 

Il Comune di Brindisi ha attivato le procedure propedeutiche all’acquisizione della proprietà che sulla base delle disposizioni concernenti il “Federalismo Demaniale”, ha fatto redigere da “Mecenate90” un piano di valorizzazione.

 

Il muro di gomma è stato alzato da chi ha provato a confondere le acque, asserendo che il Comune di Brindisi non ha presentato un piano di gestione (che è altra cosa rispetto a quello di valorizzazione) che implica la sostenibilità cioè la capacità di gestione del Bene nel tempo a condizione che quest’ultimo venga consegnato in perfetto stato.

 

castelloaragonese_notte1024Si è detto che non esiste un progetto preliminare o esecutivo sostenendo che essi sono condizione irrinunciabile per accedere ai PON Cultura. Si è perfino creato un incredibile equivoco sulla convocazione di un incontro chiarificatore presso la Direzione Regionale del MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).

 

Il Piano di Valorizzazione e di Gestione non hanno alcuna attinenza con l’inserimento del Castello Alfonsino tra i Beni dello Stato ammissibili a finanziamento.

Compete al legittimo proprietario, lo Stato appunto per mezzo del MIBACT, presentare i progetti quando verranno emessi i bandi.

L’inserimento del Bene nei PON Cultura è quindi una scelta dello Stato che va compiuta senza frapporre ostacoli inesistenti.

 

Castello Alfonsino

Castello Alfonsino

Il Comune di Brindisi ha il dovere di risollecitare l’incontro chiarificatore citato, proponendo un accordo di programma che preveda l’approvazione del Piano di Valorizzazione contestualmente all’inserimento del Castello nei PON Cultura e assicurando, pur non rientrando nelle proprie competenze attuali, la disponibilità a redigere un progetto preliminare.

L’interlocuzione deve avvenire con il Ministro e con la Direttrice Nazionale, evitando intermediazioni e fuochi fatui che abbiamo registrato in questi mesi, con il sostegno dei parlamentari locali anche attraverso interrogazioni e commissioni parlamentari competenti.

 

Risulta anche evidente che utilizzare 2 milioni di Euro di fondi residui non ha alcun senso in considerazione del fatto che solo per il restauro del Castello ne occorrono 5 e per il Forte 10.

Il rischio è di restaurare e rendere fruibile il Castello e il Forte, ancora una volta, solo in parte, così come è ora.

 

Gruppo “Amare Forte Amare”

Legambiente Brindisi Circolo “T. Di Giulio”, Eliconarte, Marina di Brindisi Club, Centro Turistico Giovanile Brindisi, Teatro delle Pietre, Touring Club Brindisi, Medi@zione, Associazione l’Antico Palmento, Italia Nostra, Cicloamici, Soroptimist Club, Amici dei Musei, ACLI Città di Brindisi, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, Rinascita Civica, WWF Brindisi, Fondazione Di Giulio, Pro Loco Brindisi, Ass. Nazionale Marinai d’Italia, Ass. Jonathan, Ass. Avvisatore marittimo del Porto di Brindisi, Ass. Remuri, Ass. AltreStrade, Lega Navale Italiana Sez. Brindisi.

 

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