Il Ministero della Difesa continua a penalizzare le aree di Taranto e Brindisi, strategicamente cruciali per l’efficienza della flotta militare italiana, eppure sistematicamente trascurate.
È inaccettabile che il nuovo Bando di Progressioni Verticali preveda solo 4 posti per l’intera regione Puglia, un numero irrisorio se confrontato ai 79 posti assegnati al Lazio.
Un’offesa alla dignità dei lavoratori e al territorio
Questa decisione non solo offende la dignità dei lavoratori, ma sminuisce anche l’importanza degli enti dell’Area Tecnico-Industriale della Difesa, un settore vitale per lo sviluppo professionale e l’occupazione locale. Questo non è un caso isolato. Negli ultimi anni si sono verificati diversi fallimenti, il più eclatante è stato il Concorso per 315 posti all’Arsenale di Taranto, che a causa della sua farraginosità e inadeguatezza, ha lasciato scoperti oltre 160 posti di lavoro. Inoltre, ritardi e interpretazioni unilaterali hanno impedito l’assegnazione di 80 posti da Funzionario a livello nazionale, privando il personale interno di un’importante opportunità di crescita professionale. Non sorprende quindi che il personale cerchi in ogni modo di trasferirsi ad altre amministrazioni.
Una ripartizione priva di logica
La ripartizione dei posti sembra mancare di una logica chiara, penalizzando ingiustamente territori come Taranto, Brindisi, Augusta e La Spezia, che hanno sempre offerto un contributo fondamentale alla Marina Militare in termini di risorse e spazi. Questa decisione è probabilmente dovuta a un’errata lettura delle tabelle organiche del personale civile che forse un confronto avrebbe evitato. È stato un errore anche considerare il personale ex militare, che per legge transita “extra-tabella”, tra i posti già occupati.
La denuncia della CISL FP Taranto Brindisi
Infine la CISL FP Taranto Brindisi denuncia l’indifferenza della politica verso la Legge 244/12, ormai in vigore, che di fatto ha cancellato oltre 2.000 posti di lavoro nel solo territorio ionico. Non accetteremo quest’ennesimo fallimento e ci opporremo a decisioni miopi che minacciano la giustizia e la dignità dei lavoratori. Il territorio ionico è un pilastro strategico per la difesa nazionale. Chiediamo con forza a tutte le istituzioni di agire concretamente per salvaguardare l’economia e l’occupazione locale. Solo così si può garantire la piena efficienza delle unità navali, essenziali per la difesa dei nostri confini e per il futuro di questa comunità.
Umberto Renna
Segretario Territoriale Cisl FP
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