Il paziente in dialisi cronica vive un percorso articolato, fatto di terapie continuative e di attese spesso lunghe e faticose. Il trapianto di rene rappresenta per lui non solo una possibilità terapeutica, ma l’occasione di ritrovare una migliore qualità di vita. È proprio in questa fase che l’ambulatorio trapianti assume un ruolo fondamentale: accompagnare il paziente dall’attesa fino al follow-up post-trapianto, garantendo sicurezza, vicinanza e continuità di cura: nella Asl di Brindisi c’è un’équipe dedicata ai trapiantati e a chi è in attesa di un rene.
L’iter parte dalla stabilizzazione del soggetto: completati gli ultimi controlli, il centro trapianti – regionale o extra-regionale – affida il paziente all’ambulatorio di riferimento per la prosecuzione del delicato e fondamentale percorso di follow-up.
A Brindisi, l’ambulatorio Trapianti di rene dell’ospedale Perrino, diretto da Giuseppe Leonardi con l’infermiera professionale Federica Sozzo, rappresenta uno dei punti di riferimento per i pazienti trapiantati del territorio brindisino: il servizio trova la sua collocazione all’interno della struttura complessa di Nefrologia della Asl Brindisi, nella sua articolazione funzionale trasversale che si occupa di attività di preparazione al trapianto e di follow-up del post-trapianto, di concerto con l’ambulatorio dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana.
Da gennaio 2020 a settembre 2025 sono state eseguite al Perrino oltre 400 visite di controllo su 50 pazienti trapiantati, confermando il ruolo strategico di questa attività nell’assicurare la continuità assistenziale e il monitoraggio clinico nel lungo periodo.
Accanto agli esami programmati, vengono forniti consigli per la gestione quotidiana e la prevenzione delle complicanze, con particolare attenzione alle infezioni delle vie urinarie, frequenti dopo il trapianto, e all’aderenza a programmi di screening oncologico e infettivologico, indispensabili per una diagnosi precoce e una gestione tempestiva.
“Il follow-up dei pazienti trapiantati è un passaggio cruciale – sottolinea Leonardi – perché consente di prevenire complicanze, monitorare la funzione renale e ottimizzare le terapie immunosoppressive. La presa in carico a livello territoriale garantisce vicinanza al paziente e tempestività negli interventi”.
L’attività ambulatoriale pertanto si integra secondo il modello Hub&Spoke, inserendosi nel contesto più ampio della rete sanitaria che con l’attività del Centro Trapianti Regionale diretto da Loreto Gesualdo, nel 2024 ha registrato 88 trapianti renali e ha superato i 220 trapianti d’organo complessivi.
Fondamentale è il cross talk con l’ambulatorio pre e post-trapianto della Nefrologia del Policlinico di Bari diretto da Simona Simone, che con professionalità e dedizione accompagna i pazienti sia nella fase di valutazione e preparazione al trapianto, sia nel successivo percorso di follow-up “condiviso”, rimanendo sempre a disposizione per ogni problematica clinica e garantendo vicinanza, tempestività e continuità di cura.
“È importante ricordare – aggiunge Leonardi – che il trapianto non rappresenta la fine del percorso di cura, ma l’inizio di una nuova fase che richiede controlli regolari e costanti, indispensabili per preservare nel tempo la funzionalità del rene trapiantato e garantire la qualità di vita del paziente”
Oltre al Policlinico di Bari, centro di riferimento regionale, i pazienti possono essere iscritti anche a un centro trapianto extra-regionale con cui l’ambulatorio trapianti mantiene una collaborazione strutturata sin dalla fase di pre-trapianto.
“Il ruolo dell’infermiere nel percorso trapiantologico – afferma l’infermiera Sozzo – non si limita all’assistenza ma è un punto di raccordo tra il paziente e l’équipe multidisciplinare. Si occupa dell’educazione terapeutica, del monitoraggio degli esami e dell’organizzazione dei controlli, così da garantire continuità e sicurezza nel percorso di cura”.
Un sentito ringraziamento va alle varie Uoc dell’ospedale Perrino, il cui supporto è fondamentale per garantire ai pazienti trapiantati un percorso completo, sicuro e multidisciplinare, tra cui Patologia clinica, Radiologia, Cardiologia, Endocrinologia, Chirurgia vascolare e Dermatologia.
L’attività di sensibilizzazione e promozione della cultura del dono, portata avanti da Lucia Argentiero, coordinatrice donazione e trapianto dell’Area Vasta sud della Puglia, si integra con quella dell’ambulatorio Trapianti e dell’intera unità operativa, contribuendo a creare un percorso che unisce la prevenzione, la cura e la diffusione della consapevolezza sul valore della donazione.
Con questo impegno, la Asl Brindisi conferma la propria attenzione verso i pazienti nefropatici e trapiantati, promuovendo un modello di sanità fondato sulla continuità di cura, sull’eccellenza professionale, sulla centralità del paziente e sulla sinergia regionale e nazionale.
UFFICIO STAMPA ASL BRINDISI
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