La costruzione in area portuale esterna di Brindisi di un deposito costiero gnl a firma Edison spa, non accompagnato da un adeguato livello di informazioni, sta generando una spirale di polemiche e preoccupazioni nell’opinione pubblica e nella stragrande maggioranza dei cittadini.
Questo notevole investimento, infatti, meriterebbe approfondimenti e riflessioni meno faziose e, soprattutto, molto più libere da preconcette posizioni ideologiche, le stesse che negli ultimi tempi hanno bloccato ogni tipo di sviluppo economico della città.
Le scriventi organizzazioni sindacali, rappresentate da Massimo Pagliara, Davide Sciurti e Damiano Flores, non sono contrarie a tale insediamento in quanto già riconosciuto, negli iter autorizzativi, dalla politica che governa le istituzioni comunali, provinciali, regionali e, ovviamente, da chi li rappresenta.
Si ritiene altresì necessario, che in questa fase, Edison, rappresentata dalla sua associazione datoriale, coinvolga le parti sociali, anche in sede istituzionale se lo riterrà opportuno, per meglio analizzare gli aspetti progettuali e le modifiche applicate rispetto alle prime intenzioni che, probabilmente, senza un sano e costruttivo confronto con gli interpreti del territorio, rischia di alimentare le solite ed inevitabili speculazioni politiche.
E’ importante, senza ulteriori attese, comprendere e stabilire quali saranno le ricadute occupazionali ed economiche reali sul territorio prima, durante e dopo la realizzazione dell’intera struttura.
Infine, certi che il percorso di transizione ecologica e decarbonizzazione passi anche attraverso la giudiziosa realizzazione di impianti di questo tipo, restiamo speranzosi di poter argomentare le ragioni che da anni rappresentiamo sul territorio, apprendendo però, da fonti dirette tutti i dettagli del progetto, nell’interesse colletivo.
COMUNICATO STAMPA CONGIUTO CISAL BRINDISI (MASSIMO PAGLIARA), UGL BRINDISI (DAMIANO FLORES), CONFSAL/FISMIC BRINDISI (DAVIDE SCIURTI)
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