June 9, 2025

In vista delle prossime elezioni amministrative e regionali Azione Cattolica Italiana della Diocesi di Oria desidera rivolgere ai cittadini e ai candidati una parola di speranza e di fiducia, che motivi ciascuno all’impegno concreto per la realizzazione del bene comune.
Una parola di speranza e di fiducia che non è un’illusione. I percorsi formativi che l’Azione Cattolica promuove all’interno delle ventiquattro associazioni parrocchiali della Diocesi sono sempre caratterizzati dal voler affrontare e condividere con la società civile, in modo costruttivo e propositivo, i temi che stanno a cuore alle persone e alle comunità: la vita, la famiglia, il lavoro, l’ambiente, la legalità, lo sviluppo economico, l’immigrazione…

Tra l’altro, alcune di queste tematiche, famiglia, lavoro e ambiente, saranno oggetto di riflessione nel prossimo convegno regionale dell’Azione Cattolica che si svolgerà il 14 giugno. Pertanto, con spirito di coscienza critica, vorremmo stimolare elettori e candidati a riflettere su alcuni questioni che oggi appaiono particolarmente urgenti.

 

LA QUESTIONE MORALE
I molteplici fatti di cronaca relativi alle questioni giudiziarie che coinvolgono i diversi soggetti politici senza distinzioni di colore e le istituzioni pubbliche, sollecitano l’emergere di una questione morale che diventa sempre più prioritaria nell’agenda del paese e dei diversi schieramenti politici. Le statistiche e i dati relativi all’astensionismo esprimono uno scenario a noi tutti noto: le persone perdono sempre più fiducia nelle istituzioni e nella politica, e questo porta a una perdita di interesse per la vita del paese e lascia maggiore libertà di movimento ai “signorotti di malaffare”.

Pertanto, se da un lato come cittadini dobbiamo riacquisire il valore civico del voto e della partecipazione alla vita politica del paese, dall’altro le istituzioni devono garantire tale partecipazione e “ripulire dal fango” i luoghi della vita politica del paese.

 

ALCUNE QUESTIONI REALI
Sembrano sfidare la fiducia e la speranza dei cittadini anche i metodi, con cui si giunge alle candidature: in molti casi, infatti, i cittadini vengono a conoscenza dei candidati con un ritardo tale da non consentire una conoscenza adeguata e un confronto con quanti si propongono alla guida dei nostri Comuni e Regioni. Ci auguriamo che non sia più così!
Spesso, poi, accade che gli accordi tra i partiti, oltre che riempire le pagine dei giornali, rendano latitante un dibattito costruttivo sulle reali questioni del territorio.

E il “pasticcio” sulla questione dei cosiddetti vitalizi per i consiglieri regionali, nonché sulla nuova legge regionale elettiva che, di fatto, abolisce le liste di parità di genere, ha lasciato i più letteralmente senza parole, rappresentando un atto di sufficienza rispetto alle norme elettorali.
Il Consiglio Diocesano di Azione Cattolica, si augura che il grave gap di confronto e dibattito sia recuperato nei giorni che ci separano dal voto, ma non può che sottolineare l’enorme difficoltà del Paese a rinnovare la propria classe dirigente e a realizzare un sistema maturo di rappresentanza politica, che non sia una gabbia per la libertà d’espressione e di coscienza.

 

L’associazione auspica, inoltre, che siano messe in agenda e al centro dell’attenzione, nei dibattiti e confronti locali, ma soprattutto da parte di quelli che saranno i prossimi amministratori locali e regionali, le reali questioni che assillano da tempo la nostra Puglia.

Ne evidenziamo alcune:

– La FAMIGLIA e il sostegno alla vita, come reale attenzione ai principi che regolano la vita delle persone e quindi della comunità civile. Una comunità di comunità, che sceglie di mettersi in una relazione educativa e secondo i principi di sussidiarietà e solidarietà.

– Il LAVORO, come recita l’art. 1 della Costituzione della Repubblica italiana, sia veramente fondante del nostro essere cittadini pugliesi e d’Italia. Valorizzare il territorio e “convertirlo” con creatività a una rinnovata economia locale può renderci dei veri artisti del lavoro.

– L’AMBIENTE è quello spazio che abitiamo, come parte di un territorio che ci appartiene e, in quanto tale, ci stimola a saper “custodire il creato”. Le diverse questioni legate ai disastri ambientali ci devono far riflettere, ma allo stesso tempo, nell’ottica di un “open space”, a saper generare dei veri e propri laboratori a cielo aperto, in cui progettare soluzioni condivise.

 

LA QUESTIONE EDUCATIVA
Il tempo che viviamo sia allora un tempo in cui saper sviluppare come società civile un vero e proprio “PATTO EDUCATIVO” PER IL BENE DEL PAESE.
È un’opportunità per tutti: rappresentanti politici, amministratori locali e cittadini. Un impegno serio e responsabile di tutta la società civile, senza distinzioni di ruoli e di appartenenze politiche, che guardi al presente e al futuro delle giovani generazioni.

 

Azione Cattolica Diocesi di Oria

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