Aumentano le adesioni di artisti, associazioni e cittadinanza attiva, al sit-in di protesta in programma domani, sabato 3 ottobre dalle ore 15, a Punta Penna Grossa. La manifestazione nata a seguito degli incontri paralleli svolti lo scorso 30 settembre, nella sede Cobas di Brindisi e nella borgata di Serranova, scaturisce dall’intento di costituire un comitato comune per la salvaguardia di Torre Guaceto. Il Comitato per la salvaguardia di Torre Guaceto nasce per fronteggiare la decisione di scaricare la fogna di tre Comuni (Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino) nella Riserva statale, una delle più importanti tra le 27 aree marine protette d’Italia, punto di riferimento del turismo europeo e candidata a rappresentare il mare d’Italia nella prossima Expo 2015. Un movimento che vuole anche coniugare la lotta contro lo scarico in mare alla richiesta di una gestione consapevole e trasparente del territorio.
La manifestazione vedrà oltre agli interventi degli organizzatori e a momenti di informazione sulla minaccia in corso, anche laboratori creativi e greenaction per bambini, musica, spettacoli di teatro, reading ed altro ancora. Il programma è in continuo aggiornamento e, ad oggi, hanno già dato conferma: Fabrizio Saccomanno, Fabrizio Pugliese, Luigi D’Elia, Alessandra Manti, Maurizio Ciccolella e gli allievi della scuola Talìa, il laboratorio teatrale Io donna condotto da Sara Bevilacqua, Meridiani Perduti, Transalento, Parte Lesa. Chiunque voglia dare il suo contributo può contattare i promotori attraverso la pagina Facebook oppure via email (giulemanidatorreguaceto2014@gmail.com).
Quella del depuratore, opera quanto mai necessaria, è una storia iniziata male 30 anni fa e conclusasi oggi in modo ancora peggiore con l’attivazione della condotta finale del nuovo depuratore all’interno del Canale Reale che 800 metri dopo porta le sue acque nella zona di Riserva Integrale di Torre Guaceto. Si tratta di uno scarico fognario in piena Area Marina Protetta, un finale della storia completamente sbagliato e disastroso per uno degli ultimi tratti di costa rimasti protetti e naturali del territorio del Sud della Puglia. Decisone finale che è assolutamente identica come logica a quella dell’impianto di compostaggio previsto a Serranova, naturale retroterra di Torre Guaceto, mentre il luogo naturalmente portato ad accogliere impianti industriali di questo tipo dovrebbero essere le zone industriali e non una zona ad alta vocazione turistica e ricettiva con abitazioni, ristoranti, alberghi, b&b, turisti italiani e stranieri.
Così come si è fatto oltre 30 anni fa nel difendere Torre Guaceto dalla minaccia della costruzione di una centrale nucleare e negli anni ’90, evitando la costruzione di 600 appartamenti a schiera, si continuerà a farlo oggi strenuamente e contro l’arroganza delle decisioni dall’alto. Vanno quindi sostenuti quei soggetti e progetti che hanno costruito una buona pratica di ecocompatibilità nella Riserva di Torre Guaceto tra percorsi di educazione ambientale, la difesa degli ulivi centenari, le coltivazioni biologiche, le iniziative culturale inserite nel paesaggio, il prelevare il giusto dal mare, l’alimentare un turismo oggi definito “consapevole”. Tutte quelle iniziative che negli ultimi anni hanno fatto sì che Torre Guaceto diventasse, seppur in un territorio martoriato dalle scelte industriali, un punto di riferimento e un motivo attrattore di turismo, futuro, energie e forze positive con un indotto di immagine, economia e benessere del territorio incalcolabile e che oggi le stesse istituzioni che dovrebbero difendere gli interessi dei cittadini rischiano di danneggiare per sempre con un atto vigliacco e di parte.
Il Comitato per la difesa di Torre Guaceto
Info: giulemanidatorreguaceto2014@gmail.com
Per firmare la petizione on line: http://goo.gl/vpcYw8
Di seguito foto e video sugli scarichi nel Canale Reale
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