La scelta di indire una conferenza stampa dopo circa dieci giorni dalle elezioni regionali, è stata fatta scientemente, questo per dare il tempo necessario a chè gli animi si rasserenassero ed in più per tutte le informazioni necessarie per effettuare un’analisi approfondita dei risultati elettorali.
Il risultato di questa analisi sarà l’oggetto di questo incontro/comunicato.
In apertura, permettetemi un doveroso ringraziamento a tutti coloro che attraverso il voto mi hanno voluto testimoniare fiducia e sostegno.
A questi dico che la mancata elezione in Consiglio Regionale non renderà inutile il loro consenso espresso nei miei confronti perché, i voti ottenuti, mi daranno, anche nel mio attuale ruolo di consigliere comunale, uno sprono in più a lavorare per il bene della Città.
Il post-elezioni ci indica che la Regione Puglia, ancora per la terza volta, sarà governata da una coalizione di centro sinistra e sulla stessa onda anche il quadro nazionale, tranne le regioni governate dalla Lega e l’eccezion fatta della Liguria (dove hanno voluto perdere) risulta nella mani di quel centro-sinistra che pur minoritario riesce a vincere. Questo accade perché, piaccia o non piaccia, ha un leader, una linea politica e una squadra di governo che, ad ogni livello, presidia gli spazi di potere.
Stessa cosa accade anche nel comune di Brindisi dove, con il Sindaco Consales, da tre anni governa in una maniera così disastrosa da averlo portato allo sfascio e, nonostante i disastri che quotidianamente combina (vedi mensa, rifiuti, lavori pubblici, PUG, sforamento del Patto di Stabilità), questo rimane saldamente attaccato alla poltrona con periodici rimpasti di giunta per consentirgli di ottenere la maggioranza in Consiglio.
Il dato interessante che è emerso in queste ultime elezioni è che questo modo di “governare” nonché l’uso di questi “stratagemmi” hanno stancato i Brindisini che lo hanno sonoramente bocciato nelle urne il 31 maggio.
Quanti voti prenderebbe il Sindaco Consales se si andasse a votare domani?
La Città si è resa conto che, oggi più che mai, ha bisogno di una nuova classe dirigente, sia politica che amministrativa, ed ha chiaramente manifestato la voglia di cambiamento ad iniziare da quei personaggi che da anni la mal governano.
Prova di quanto affermato è il grande risultato raggiunto da Gianluca Bozzetti il quale, nonostante sia un neofita della politica, ha saputo organizzare una campagna elettorale basandosi esclusivamente sul dialogo con l’elettore. A questo proposito voglio porgergli i miei complimenti nella speranza che, vista la giovane età che ci accomuna, ci possa essere in futuro un proficuo confronto sui temi riguardanti la città.
È proprio per rappresentare questa voglia di cambiamento che, oggi, mi presento alla stampa da solo, senza simboli e senza maggiorenti di partito, perché, da oggi, do inizio ad una nuova campagna elettorale e questa volta non per essere eletto ma per diventare un punto di riferimento per tutti coloro che sono scontenti dell’attuale situazione economica e politico-amministrativa della Città.
Da oggi, anche chi in questi tre anni ha parlato in nome e per conto dell’opposizione tutta non mi rappresenta più. Non sono più interessato alle sue frivole battaglie e francamente sono stanco di assistere ad un’opposizione di facciata ma che nello stesso tempo vive di connivenze con il Sindaco Consales. Questo suo far finta di litigare sui falsi problemi per poi chiudere accordi dove vi è l’interesse personale vedi ad esempio il mantenimento del ruolo in ANCI, mi disgusta.
Da oggi, sciolgo ogni legame, ogni impedimento derivante dall’appartenenza ad un gruppo di questo consiglio comunale per essere libero di agire ancora più incisivamente sulla critica, la vigilanza ed il controllo di questa Amministrazione. La mia azione sarà concentrata sui veri problemi della Città, come la gestione dei rifiuti, la questione energetica ed ambientale, i servizi alla persona, le mancate occasioni di lavoro per i giovani, tutti temi su cui già mi sono espresso e su cui continuerò ancora con più forza a battermi.
Spero davvero di cuore che questa mia azione riduca l’astensionismo. È proprio l’astensionismo da una parte ed il risultato elettorale dall’altra che devono far riflettere tutti, addetti ai lavori e non. La Politica è cambiata: non servono più i comizi, i manifesti e le sale piene per prendere i consensi, invece, serve il contatto con la gente, la preparazione sui problemi e la proposizione di soluzioni percorribili.
Solo se la Politica sarà in grado di coinvolgere e candidare persone credibili e preparate, facce e fedine pulite, si potrà sperare che la gente torni alle urne ed esprima il proprio voto.
Bisogna riflettere sul dato emerso alle ultime elezioni dove il Presidente di una Regione importante e popolosa come la Puglia è stato eletto con il 40% del 40% degli aventi diritto. Certamente questo non inficia in alcun modo la legittimità dell’elezione, ma certo è che qualche problema dal punto di vista della rappresentatività dobbiamo porcelo.
Questo allontanamento del popolo dalla politica certamente è frutto del malaffare che la stessa produce e che disgusta i cittadini che giornalmente fanno i conti con i tanti problemi che attanagliano la nostra società. La gestione della “cosa pubblica” va rivoluzionata con regole rigide e certe. Le inchieste sugli scandali dei rimborsi, delle tangenti per l’EXPO e il MOSE, del sistema di “Mafia Capitale” non possono non allontanare i tanti cittadini onesti che per fortuna rappresentano ancora la maggioranza del popolo di questa nazione.
Così come stanno le cose dovremmo meravigliarci del fatto che qualcuno vada ancora a votare!
Occorre invertire la tendenza lanciando segnali positivi a iniziare dal fatto che non ci possono essere accordi visibili e meno visibili tra chi governa e chi sta all’opposizione perché i due ruoli presuppongono visioni diverse ed alternative di gestione.
Bisognerà sin da subito lavorare per costruire una valida alternativa a questa amministrazione che ha disastrato il comune di Brindisi.
Ognuno di noi, dal politico al semplice cittadino che si riconosca prioritariamente nella parte sana di questa città, superando anche l’appartenenza politica, ha il dovere di ricercare una strategia ed una ritrovata unità che porti al cambiamento ed al risanamento degli organi che governano Brindisi.
Spero che da stamattina, pertanto, sia chiaro a tutti che esiste un’alternativa a questa politica cittadina, esiste una speranza di sviluppo e prosperità per questa Città e io voglio lavorare, insieme a chi condivide questa mia idea, per farla diventare una realtà!
Pietro Guadalupi – Consigliere Comunale
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