Con determinazione n. 116 del Servizio Ufficio Contratti, a firma del responsabile, Dott. Costantino Del Citerna, il Comune di Brindisi ha approvato il bando per l’alienazione di 15 immobili comunali non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali.
Nello specifico si tratta dei seguenti immobili:
1) Immobile composto da n. 3 unità immobiliari siti al Rione Commenda:
– Fabbricato via Cocceio Nerva, n. 32 Fg.54 P.lla 2811 sub. 1)
– Fabbricato via Romolo, 2 Fg. 2811 P.lla 2811 sub. 2)
-Fabbricato via Numa Pompilio n. 12 Fg. 54 P.lla 2811 sub. 3)
2) Immobile via Paolo Sarpi già Vanini n. 4 Fg. 190 P.lla 1140 sub 5
3) Fabbricato via San Lorenzo da Brindisi n. 32-34Fg. 190 P.lla 1137
4)Locale commerciale via S. Maria Ausiliatrice n. 6 non accatastato p.lla 191 Fg. 53
5) Locale commerciale via Santa Maria Ausiliatrice ,8 non accatastato P.lla 191 Fg
6) Locale commerciale via Santa Maria Ausiliatrice,10 non accatastato P.lla 191 – g. 53
7) Locale commerciale via Santa Maria Ausiliatrice, 12 non accatastato P.lla 191 fg.53
8) Locale commerciale via Santa Maria Ausiliatrice, 14 non accatastato P.lla 191 fg.53
9) Locale commerciale via Santa Maria Ausiliatrice, 18 non accatastato P.lla 191 fg.53
10) Locale commerciale via Santa Maria Ausiliatrice,22 non accatastato P.lla191 Fg.53
11) Locale commerciale via Santa Maria Ausiliatrice, 24 non accatastato P.lla 191 Fg 53
12) Locale commerciale via Santa Maria Ausiliatrice, 26 non accatastato P.lla 191 Fg 53
13) Locale commerciale via Santa Maria Ausiliatrice, 28 non accatastato P.lla 191 Fg 53
14) Fabbricato via Giovanni Tarantini, 25 e 27 angolo via Santa Caterina Fg. 190 P.lla 671 sub 12.
15) Fabbricato via Duca D’Aosta, 2 F.g.34 p.lla 526 sub. 1
Il termine per la ricezione delle offerte in 60 gg. dalla data di pubblicazione del Bando all’Albo Pretorio on – line e sul sito istituzionale del Comune di Brindisi (avvenuta il 2 ottobre 2016).
La Uil di Brindisi a tal proposito ha espresso alcune perplessità circa l’operazione che sarebbe finalizzata esclusivamente a fare cassa. Ancora una volta l’amministrazione comunale dimostra di non sapere mettere a frutto i beni immobiliari disponibili praticando percorsi poco virtuosi.
Per Antonio Licchello “le risorse eventualmente introitate non possono a nostro modo di vedere andare a coprire disavanzi di bilancio frutto di cattive pratiche gestionali che continueranno a permanere. Si rischierebbe di vanificare un’operazione che deve invece rappresentare da un punto di vista finanziario ulteriori occasioni di sviluppo per la città. Entrando nel merito esprimiamo un giudizio positivo circa il diritto di prelazione per i conduttori degli immobili oggetto della vendita rimangono forti perplessità per gli immobili sfitti o per quelle strutture utilizzate, ma che non vedranno alcuna richiesta da parte degli attuali affittuari. I recenti bandi per affidamenti di strutture pubbliche, come nel caso di Via Amerigo Vespucci, dovrebbero aver insegnato qualcosa. Intanto sono la dimostrazione che un bene pubblico, se appetibile, può rappresentare una risorsa e non un costo così come importanti sono i criteri per la scelta dell’aggiudicazione. Ci chiediamo, fermo restando il diritto di prelazione, se la scelta ricadrà solo sul migliore offerente o se saranno esaminati altri requisiti quali: la destinazione d’uso, che deve necessariamente mirare ad una riqualificazione degli immobili e commerciale delle zone che li ospitano, l’età degli acquirenti e i risvolti occupazionali. Quanto sopra al fine di non ridurre il tutto ad una mera speculazione immobiliare. Stante le preoccupazioni di cui sopra sarebbe utile sapere se sono previste forme di tutela al fine di scongiurare più compravendite a cura di singoli soggetti o a loro riconducibili. La Uil ritiene, in una fase critica dell’economia della città, utile un confronto su scelte strategiche per il futuro. Riteniamo altresì importante liberare locali comunali, da destinare per lo sviluppo del commercio, oggi utilizzati per deposito o come uffici che potrebbero tranquillamente essere ubicati altrove. Su questi temi, così come sulla gestione del bilancio, dell’evasione fiscale e dei mancati introiti per affitti e/o concessioni urge una riflessione per evitare ulteriori passi falsi”.
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