Parziali: 25-24, 47-48, 81-68, 103-92
Olimpia Milano: Della Valle 14, James 20, Micov 10, Musumeci, Bertans 2, Fontecchio 3, Tarczewski 10, Nedovic 10, Kuzminskas 10, Cinciarini 6, Brooks 8, Burns 8. Coach: Pianigiani
Happy Casa Brindisi: Banks 17, Brown 19, Rush 7, Gaffney 9, Zanelli 8, Capoccia n.e., Moraschini 11, Clark 8, Cazzolato n.e., Wojciechowski, Chappell 11, Taddeo n.e.. Coach: Vitucci
Se qualcuno volesse la spiegazione del perché del 10/10 di vittorie nel precampionato della New Basket Brindisi, i primi due quarti di Milano hanno chiarito ogni cosa: una squadra che tira con precisione, lotta con passione e può vantare ottime individualità, sia tra gli stranieri che tra gli italiani.
Se qualcuno volesse comprendere perché Milano costa almeno dieci volte più di Brindisi, il terzo quarto ha chiarito ogni cosa: fisico a gogo, solidità mentale da circoletto rosso, invidiabili qualità offensive e difensive individuali, eccezionale profondità di squadra, capacità di togliere ogni linea di passaggio agli avversari, uno contro uno devastanti, etc etc…
Sta tutto qui il successo della corazzata Milano contro una positivissima Happy Casa Brindisi
Non inganni il divario a due cifre. Perché l’Olimpia di Pianegiani ha dovuto giocare un tempo da EuroLeague per avere la meglio sulla formazione allestita da Vitucci e Giofrè, una compagine che in campionato saprà dire la sua e darà del filo da torcere a tutti togliendosi tantissime soddisfazioni.
La gara:
Brindisi parte con Clark, Chappel, Banks, Gaffney e Brown. Contro ci sono James, Brooks, Fontecchio, Tarczewski, Nedovic.
Avvio equilibrato con Clark e Gaffney on evidenza. Poi Milano, sfruttando una maggiore concentrazione sulle palle “vacanti” acquisisce qualche lunghezza di vantaggio. Brindisi però non molla e si tiene a ruota grazie alla precisione di Banks e Brown (21-19). Nel finale di quarto l’Armani accelera, va a +6 prima di subire i due punti dalla lunetta di Zanelli ed un canestro da tre (a fil di sirena dalla propria area piccola) di Chappel.
Nel secondo quarto Vitucci da fiducia a Zanelli e Moraschini che lo ripagano con ottime giocate offensive. Brindisi va a + 6 (31-37 a 5’48) ma la reazione di Milano è veemente (5-0). Vitucci chiama timeout e Banks c’è e si fa sentire con due triple consecutive che portano i suoi al massimo vantaggio di +7 (36-43). Milano risponde con Burns e Cinciarini (41-43). Prima del riposo sale in cattedra Clark che propizia e realizza i canestri che portano Brindisi a tornare negli spogliatoi in vantaggio di +1 (47-48).
Al rientro in campo, l’Olimpia fa pesare tutta la maggiore fisicità ed in due minuti guadagna sei lunghezze di vantaggio. Brindisi, che soffre tantissimo in difesa, ha il merito di non disunirsi benchè i padroni di casa non regalino proprio nulla e sono devastanti in attacco: Micov mette a segno il canestro del +8 (64-56 a metà periodo), poi l’Olimpia supera anche la doppia cifra di vantaggio (71-60). I ragazzi di Vitucci lottano ma l’intensità difensiva e la potenza realizzativa di Milano rendono vano ogni sforzo. La tripla finale di James (11 punti sui 34 di squadra nel terzo quarto) è la sintesi perfetta di un quarto dominato dalla squadra più forte d’Italia. Al 30′ è 81-68.
L’ultimo periodo è di quelli che contano poco ai fini del risultato. Ma il gioco e l’abnegazione messi in campo dalla Happy Casa fanno comprendere che questa squadra ha carattere da vendere ed è dotata, oltre che di giocatori da un ottimo tasso tecnico, di uomini che non sono mai domi e si danno vinti solo al suono della sirena finale.
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