Negli anni Sessanta, Brindisi è stata protagonista della grande trasformazione industriale del Sud, ospitando poli chimici ed energetici che ne hanno ridisegnato il territorio. Tuttavia, questa rivoluzione produttiva ha lasciato un’eredità complessa con aree contaminate che hanno reso necessaria, nel 2000, la perimetrazione come Sito di Interesse Nazionale (SIN), coinvolgendo oltre 5.700 ettari di terra e 5.600 di mare, tra insediamenti industriali, porto e litorale.
La recente riperimetrazione voluta dal Ministero dell’Ambiente, però, si è tradotta in un taglio minimale della superficie vincolata non liberando neanche un metro quadro nell’area industriale, lasciando quindi intatte le criticità per lo sviluppo locale. Molte aree continuano ad affrontare vincoli ambientali anche dopo la bonifica, rallentando investimenti e nuove attività industriali.
Crediamo quindi che per rilanciare davvero la zona industriale di Brindisi e liberare il potenziale di tutta l’area serve una strategia coraggiosa e innovativa da sviluppare in ogni declinazione ma che si può riassumere in pochi punti ma determinanti:
• aggiornare in modo dinamico la perimetrazione, basandosi sui dati ambientali puntali e sulle bonifiche effettivamente realizzate, per restituire rapidamente alle imprese le aree sicure;
• semplificare le procedure autorizzative per tagliare la burocrazia e facilitare gli investimenti;
• coinvolgere attivamente enti locali, imprese e associazioni datoriali nelle decisioni, puntando su monitoraggi costanti, trasparenti e ad una vera sinergia burocratica per accelerare le procedure di restituzione agli usi legittimi dei terreni;
• integrare i progetti di bonifica con le nuove politiche di sviluppo sostenibile, favorendo la riconversione energetica e la reindustrializzazione sostenibile dell’area portuale.
Il futuro di Brindisi passa dalla capacità di unire sicurezza ambientale e sviluppo, superando le logiche divisive e restituendo davvero opportunità di lavoro e innovazione, senza compromettere la salute e l’ambiente.
Isabella Lettori
Candidata al Consiglio Regionale PD a sostegno di Decaro Presidente

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