Una giornata da ricordare per la sezione brindisina della Lega Navale Italiana, che ha ospitato sei imbarcazioni sequestrate, in tutto il territorio nazionale, ai trafficanti di migranti e di droga.
Con la partecipazione delle più importanti autorità civili e militari, venerdì 26 settembre si è svolta una cerimonia legata alla campagna «Mare di legalità», fortemente voluta dalla LNI nazionale per rafforzare il proprio impegno per la cultura della legalità, l’inclusione sociale e la tutela del mare. Le imbarcazioni, provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria, hanno fatto tappa a Brindisi prima di ripartire per Trieste dove parteciperanno, con altre unità, alla «Barcolana» (la più famosa regata del mondo) che quest’anno ha scelto di supportare e diffondere la campagna della Lega Navale Italiana. Ognuna delle imbarcazioni è intitolata ad una vittima delle mafie o delle organizzazioni terroristiche al fine di ricordarne il coraggio e l’impegno in favore della legalità e la sezione brindisina ne ha onorato la memoria, ospitando – in collaborazione con molte associazioni – persone che richiedono una continua assistenza per la problematicità di certe situazioni.
Nel corso della cerimonia, facendo gli onori di casa, sia il presidente della sezione, Gianluca Fischetto, che il delegato della Puglia Meridionale e Basilicata ionica della LNI, Roberto Galasso, hanno rimarcato il significato della giornata e della campagna, assicurando il proprio costante impegno per la diffusione della cultura della legalità.
Galasso ha dato lettura dei nomi che compaiono sulle imbarcazioni sequestrate, soffermandosi sulle storie personali e sulle loro tragiche vicende, che cominciano addirittura nel 1948 a Corleone con l’uccisione di Placido Rizzotto: «Blue Angel», Messina (Sicilia orientale), Nino D’Uva; «Lady Marianna», Riposto (Sicilia orientale), Francesca Morvillo e scorta Falcone; «Lion», Sant’Agata di Militello (Sicilia orientale), Placido Rizzotto; «Ezio», Locri (Calabria meridionale), Francesco Fortugno; «Eva I», Reggio Calabria (Calabria meridionale), Natale De Grazia; «Francesco», Matera-Taranto (Puglia sud), Emanuele Basile. Durante la navigazione verso Trieste, queste si riuniranno con le seguenti imbarcazioni: «Helena», Rodi Garganico (Puglia nord), Stella Costa; «Anassa», Ortona (Adriatico centro), Marco Biagi. Tra i presenti anche la preside Irene Esposito, dirigente scolastico dell’istituto «Morvillo Falcone» di Brindisi, che dal 19 maggio scorso è intitolato anche alla sfortunata studentessa mesagnese Melissa Bassi, vittima del folle attentato del 2012.
L’onorevole Mauro D’Attis, vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia, ha affermato che «confiscare delle barche, metterle in mare e dedicarle alle vittime di mafia è un’idea originale, tanto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto personalmente inaugurare questa iniziativa». Per il Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale, è «bello il coinvolgimento dei giovani intorno, ovviamente e sempre, ai temi della legalità e al ricordo delle vittime delle mafie. Ed è bello, anche in questo caso, che sia stata coinvolta la città di Brindisi attraverso la sezione della Lega Navale Italiana e con la partecipazione delle autorità cittadine». Anche il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna ha sottolineato l’importanza di questa campagna, onorandone la memoria e ricordando il sacrificio di quanti hanno perso la vita per mano delle mafie o delle organizzazioni terroristiche.
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