Slitta a febbraio – tra il 10 e il 20 – l’inizio della Stagione di prosa 2015 del Comune di Ostuni al Teatro Roma e allo Slow Cinema, organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese. Una programmazione che si sarebbe aperta proprio domani, 7 febbraio, con un viaggio tra le parole e la musica di Matteo Salvatore, cantastorie pugliese, ad opera di Sergio Rubini. Ma a causa di un precedente impegno produttivo dell’attore anticipato di qualche giorno, la data di Ostuni ha dovuto subire uno slittamento inevitabile. Così l’intero cartellone verrà rimodulato a cominciare da febbraio. Confermati tutti gli spettacoli previsti con nomi con nomi che vanno da Sergio Rubini, appunto, a Michele Placido o Antonio Albanese.
Le “Donne in musica” del quartetto The Ladies of the Strings allo Slow Cinema. Con Nevila Cobo, primo violino, Francesca Palmisano, secondo violino, Anila Bodini, viola, e Merita Alimhillaj, violoncello, le esibizioni presentano un intreccio di un attento lavoro orientato a mettere in luce non solo la bravura ma anche l’essenza della ricerca di un’identità musicale del quartetto al femminile.
Al teatro Roma Michele Placido vestirà invece i panni di un “King Lear” tradotto e adattato dallo stesso artista foggiano, che ha voluto modernizzare il discorso sul potere con i riferimenti ad avvenimenti e personaggi della storia recente. Una rilettura alla luce del crepuscolo occidentale dopo il disastro atomico evidente dalla declinazione dei personaggi in chiave pop, alla scenografia adornata con le icone degli idoli moderni, per finire alle musiche.
Le “Passioni” letterarie di Nunzia Antonino e Carlo Bruni (alla regia) sono protagoniste di un lavoro che verrò messo in scena in fuori abbonamento allo Slow Cinema. “Con molta parzialità, propongo pezzetti rubati ad alcuni degli autori che mi trovo quotidianamente a frequentare” scrive Nunzia Antonino “l’ho fatto inseguendo il desiderio di condividere con voi l’essenza di passioni che solo le loro pagine sanno catturare”.
Si ride al teatro Roma con i “Personaggi” di Antonio Albanese che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare durante la ventennale carriera di questo comico. All’appello ci sono tutti: Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e insieme prototipi della nostra società, una galleria di anti-eroi che svelano le nevrosi e i vizi moderni ma dove alla fine anche la poesia trova posto. La regia di Giampiero Solari.
Ancora allo Slow Cinema (fuori abbonamento) sarà il turno del viaggio sonoro del pianista Mirko Signorile, che con il lavoro “Soundtrack cinema” rende omaggio ai maestri delle colonne sonore, rievocando le melodie memorabili di Ennio Morricone (Nuovo Cinema Paradiso), Nicola Piovani (La vita è bella), Alex North (Spartacus), Ryuichi Sakamoto (Furyo), Michel Legrande (The Thomas Crown Affair), Gato Barbieri (Ultimo tango a Parigi).
Mentre si chiuderà con un viaggio poetico a spasso nel cuore di Napoli – ancora più sentita ora con la scomparsa di Pino Daniele – attraverso i secoli, tra le fiabe di Giambattista Basile e il Pulcinella di Libero Bovio. Peppe Barra innerva alcune tra le pagine più celebri della letteratura classica napoletana con la sua dirompente ironia nello spettacolo “Sogno di una notte incantata” in programma al teatro Roma.
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