Il futuro del porto di Brindisi non può essere affidato ad anticipazioni a mezzo stampa e soprattutto a scelte che un Commissario non può effettuare, quantomeno fino a quando la sua nomina a Presidente non sarà ufficializzata. E’ bene precisarlo anche alla luce delle dichiarazioni che il Commissario dell’ente portuale Francesco Mastro ha rilasciato attraverso la stampa, da cui si evince la volontà di effettuare delle scelte che, a nostro parere, devono essere frutto di un confronto con il territorio e con chi lo rappresenta a pieno titolo.
E invece, a quanto ci risulta, l’avv. Mastro il territorio non lo ha incontrato in maniera compiuta. Certo, sono apprezzabili le parole di disponibilità nei confronti del nostro porto, ma in un momento così delicato per il futuro economico di questo territorio non sono ammesse fughe in avanti che rischierebbero di condizionare lo sviluppo territoriale.
Allo stato attuale, mi permetto di ricordarlo al Commissario dell’Autorità Portuale, siamo in attesa di conoscere l’esito di una manifestazione di interesse a cui hanno aderito ben 46 gruppi imprenditoriali pronti ad investire nel territorio brindisino. Tra questi ci sono realtà di settori che possono diventare trainanti come quelli delle energie rinnovabili e della cantieristica navale da diporto. Ecco, proprio sulla base di quanto previsto nel Piano regolatore portuale e delle valutazioni che saranno effettuate in sede ministeriale, ci si potrà programmare lo sviluppo del porto. Prendersi un posto al sole attraverso la stampa in questo momento può addirittura risultare dannoso. Brindisi, insomma, non ha bisogno di ‘annunci’, soprattutto se a pronunciarli è chi oggi, in veste di commissario, non ha il potere di realizzarli.
Nicola Di Donna – capogruppo consiliare Forza Italia Comune di Brindisi
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