August 2, 2025

Nella riunione di martedì 19 novembre il Comitato Portuale ha deliberato la rescissione dell’Accordo sostitutivo di concessione n. 1 del 4 febbraio 2003 su richiesta della Brindisi Lng. L’area, dove la società inglese avrebbe voluto costruire l’impianto di rigassificazione, sarà acquisita dal Demanio dello Stato.

Pare chiudersi così una vicenda che ha coinvolto i cittadini di Brindisi, le associazioni e le istituzioni che con essi si sono opposte al progetto.

Sarà compito dell’Autorità Portuale trasmettere con la dovuta sollecitudine tale recesso ai Ministeri dello Sviluppo Economico, a quello delle Infrastrutture e Trasporti e al Ministero dell’Ambiente perché possano ritirare o annullare le autorizzazioni, concesse a suo tempo alla società inglese, in modo da poter considerare definitivamente chiusa la questione rigassificatore.

Auspichiamo che la stessa Autorità portuale definisca con chiarezza la destinazione d’uso di quell’area, che riteniamo debba essere riservata alla logistica, in modo tale da scongiurare eventuali analoghi “pericoli” che, a Brindisi, sono sempre in agguato.

Vi sarebbe poi da riprendere in considerazione anche l’idea progettuale presentata dall’associazione Italia Nostra nell’ambito dell’Area Vasta, cioè quella di utilizzare parte dell’area di colmata per lo spostamento della base navale della Marina Militare, e poter rientrare così in possesso del Castello Svevo e di tutta l’area militare di pertinenza dando un volto nuovo e una svolta qualitativa alla città.

La fine positiva di questa storia travagliata non deve far abbassare la guardia ai cittadini poiché, com’è noto, vi sono altre problematiche che incombono sul territorio brindisino e sarebbe il caso di vigilare con attenzione perché la vicenda del rigassificatore dimostra che quando c’è raccordo tra istituzioni e cittadini si possono ottenere risultati positivi nell’interesse collettivo

COMUNICATO STAMPA SI DEMOCRAZIA

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