June 10, 2025

Furto aggravato in concorso: con questa accusa i Carabinieri della Compagnia di Fasano nel corso della notte hanno tratto in arresto in flagranza di reato di furto aggravato in concorso quattro uomini, tre fasanesi e uno di Cisternino.

 

L’operazione è stata condotta in contrada Torre Coccaro, dove i Carabinieri in servizio di perlustrazione hanno notato un’Audi A4 SW, di colore nero procedere a velocità sostenuta. E’ scattato l’inseguimento e subito , dall’interno dell’auto sospetta, due individui seduti sul sedile posteriore si sono sfilati un qualcosa dal capo e nel contempo si sono voltati per verificare chi fossero gli inseguitori.

 

I Carabinieri insospettiti dall’anomala manovra e dal comportamento degli occupanti hanno proseguito nel loro inseguimento che si è protratto per qualche chilometro fino a quando i fuggitivi non hanno desistito fermandosi. Nell’auto vi era la presenza di quattro soggetti, dalla perquisizione del veicolo è emersa la presenza di tre passamontagna, tutti di colore scuro. Nel bagagliaio sono state rinvenute quattro telecamere con cablature varie, fili elettrici di vario genere, un hard disk, compatibile con le videocamere, un alimentatore di corrente, una matassa di cavo elettrico usato, tranciato alle estremità, e in un angolo arnesi da scasso nonché un coltello di genere proibito, con meccanismo di apertura a scatto, avente lama di cm 13.

 

Riguardo al rinvenimento, nessuno ha fornito spiegazioni plausibili. L’ulteriore perquisizione del mezzo ha consentito di sequestrare due torce a batteria, uno spray urticante (da difesa personale) parzialmente utilizzato, cavi vari ed altra refurtiva.

A seguito dell’esame delle immagini registrate nell’hard disk è stata individuata l’azienda agricola oggetto della scorreria e nella quale si è consumato il furto, nonché tutte le operazioni espletate dai quattro arrestati sul luogo del delitto accertando che il materiale rinvenuto era stato trafugato da quell’area dopo che i quattro hanno rotto il lucchetto di chiusura della porta che consente l’accesso ad un capannone agricolo. In sostanza si sono impossessati di un impianto di videosorveglianza completo e perfettamente funzionante rimuovendolo materialmente dalle installazioni.

Gli arrestati al termine delle formalità di rito, previa sottoposizione ai prescritti rilievi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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