June 9, 2025

Ieri pomeriggio, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni, hanno tratto in arresto un operaio 40enne accusato di stalking nei confronti della ex compagna.

L’operazione è stata condotta al termine di delicate indagini che hanno consentito di appurare la responsabilità dell’uomo. L’ordine d’arresto (ai domiciliari) è stato emesso dal Gip Dott.ssa Stefania De Angelis su richiesta del PM Dott.ssa Valeria Farina Valaori.

 

L’indagine era stata avviata mesi fa dopo che i poliziotti della Città Bianca avevano preso atto della gravissima problematica vissuta dalla vittima.
In particolare, le indagini hanno consentito di acclarare che l’odierno arrestato, con condotte reiterate, insistenti e durature, aveva minacciato e molestato la ex convivente, sia durante la convivenza, sia dopo l’interruzione, avvenuta circa un mese fa.

 

Stando alle dichiarazioni della vittima, durante la convivenza il 40enne offendeva gravemente la donna e, dopo aver messo in dubbio la capacità di svolgere il ruolo materno, aveva costretto l’ex compagna a lasciare l’abitazione assieme ai due loro figli minori.

Da allora, però, l’uomo è tornato alla carica per tornare insieme alla ex compagna: ripetute telefonata, continui accessi sul posto di lavoro della donna.

 

Circa 15 giorni fa, insinuando che la donna intrattenesse una relazione sentimentale con altra persona, l’uomo è giunto a minacciare la malcapitata di “spezzarle le gambe e di farla rimanere sulla sedia a rotelle”, completando l’opera con pesanti ed indicibili insulti. Non contento, qualche pomeriggio dopo, aveva raggiunto l’ex compagna allorché la stessa si trovava a casa di amici e l’aveva ancora gravemente minacciata ed insultava con espressioni di analogo tenore.

 

La settimana scorso, invece, il 40enne si è ri-presentato presso il posto di lavoro dell’ex compagna e, con violenti calci, ha danneggiato la portiera dell’autovettura della stessa, minacciando di distruggerla ed ammazzare lei. In tale contesto, l’uomo è giunto al punto di annunciare che avrebbe avviato le procedure per far cambiare il cognome ai figli.

 

Insomma – sostiene in una nota stampa il V. Quest. Agg. dott. Francesco Angiuli, dirigente del Commissariato di Ostuni – nel volgere di poche settimane, la donna aveva visto la sua quotidianità stravolta, essendo stata indotta in concreto timore per l’incolumità sua e dei figli, con contestuale perdurante grave stato d’ansia e paura, tanto da averla costretta a cambiare le abitudini di vita ed a presentarsi in questo Commissariato.

Da qui è subito scattata la sinergica attività investigativa in stretta sinergia con la Procura della Repubblica. Abbiamo acquisito pregevole materiale probatorio (gravità dei fatti e degli stessi indizi, precisi e concordanti, referti, dichiarazioni, denunce) che, supportato dalle dichiarazioni accusatorie della stessa vittima, hanno reso possibile l’emissione della misura cautelare domiciliare.

Va detto che l’odierno arrestato, tra una minaccia e l’altra, pressanti richieste di informazioni (“… sei da sola? Dove stai? Con chi stai? Che stai facendo? … Se sta lui con te vengo lì scavalco e…”) ed indotti stati di paura nella vittima principale, non ha mai lesinato minacce neanche a colui che riteneva essere il nuovo compagno della stessa ex compagna, tanto che aveva telefonicamente detto a costei che avrebbe ucciso il suo nuovo uomo davanti a lei. Ha avuto anche l’ardire di contattare l’ex moglie del nuovo presunto amante della sua ex compagna, avvisandola che i loro rispettivi ex partner avevano oramai dato vita ad una coppia.
In conclusione, alla luce delle innumerevoli condotte violente e minacciose accertate, poste in essere in progressione, ritenendo concreto, fondato ed imminente il pericolo che l’uomo potesse commettere reati ancor più gravi, così mettendo seriamente a repentaglio l’incolumità della donna, del nuovo presunto amante e degli stessi figli minorenni, il Tribunale di Brindisi – Ufficio del G.I.P. – ha emesso il provvedimento restrittivo a carico dell’uomo, attraverso il quale allo stesso è stato prescritto di “…non allontanarsi dall’abitazione senza l’autorizzazione del giudice procedente e di non comunicare, neanche per via telefonica o telematica, con persone diverse dai familiari conviventi…”.

 
Lo stalker è stato bloccato mentre era al suo posto di lavoro. Una perquisizione nella sua vettura, ha consentito ai poliziotti di rinvenire e sequestrare un grosso bastone in legno, celato sotto un sedile.

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