September 24, 2025

Il Sindacato Cobas ha partecipato in Prefettura a Brindisi alla riunione del tavolo della decarbonizzazione di Cerano, diventato operativo dopo la approvazione di una legge nazionale nata su proposta iniziale dell’Onorevole Mauro D’Attis; da prima dell’estate è stato nominato Commissario del Tavolo il Prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale.

Il Cobas si è rivolto durante il suo intervento in modo abbastanza critico nei confronti dei Ministeri interessati perché già un anno fa,nella prima riunione ritenuta informale, c’erano decine di aziende pronte ad investire.

Ad oggi abbiamo un totale di 61 aziende che hanno mostrato interesse ad investire nella nostra città.

Di cui 19 aziende prontissime ad investire e che hanno già acquisito i siti dove iniziare le attività.

50 aziende che stanno cercando i siti, ad oggi anche estremamente ristretti a causa delle necessarie bonifiche dei terreni .

2 aziende in grosso ritardo.

Anche le altre organizzazioni sindacali hanno espresso riserve su quello che è avvenuto nel corso di questi mesi .

Il Cobas nel suo intervento ha inoltre sostenuto l’importanza di un accordo di programma per mettere su carta gli impegni.

Il Cobas ritiene più importante realizzare gruppi di lavoro tra ministeri ed istituzione per cantierizzare gli investimenti che già si possono cominciare a realizzare, per poi farli seguire dagli altri.

La Regione Puglia ,per bocca dell’assessore Triggiani , e di Leo Caroli ,presidente della task occupazionale, hanno criticato con spirito costruttivo il mancato raccordo con i Ministeri interessati e chiedono un maggiore colloquio per stringere sugli investimenti già pronti.

Il Presidente di Confindustria Lippolis ha riferito dell’intenso lavoro svolto in tutta Italia dalla sua associazione per richiamare investimenti e progetti su Brindisi; aziende che sono nel gruppo dei 61 progetti lamentano ,secondo Lippolis, il ritardo dei Ministeri.

Il Cobas ha rivolto pesanti critiche all’Enel ma soprattutto al governo Italiano, che ancora ad oggi non ha deciso nulla sul possibile rinvio della chiusura della centrale di Cerano o meno.

L’Enel ha dichiarato che fino ad oggi per loro , non avendo ricevuto comunicazione alcuna , la chiusura è prevista per il 31 dicembre 2025.

L’Enel continuerà a svolgere attività per la messa in sicurezza dell’impianto di Cerano il personale ,diretto e delle ditte ,per altri 24/30 mesi unitamente a collaborare ad investimenti con partner su terreni già liberi.

Il Cobas chiamerà a raccolta i disoccupati, i lavoratori, la intera città, affinchè di questi progetti non vada perso un solo posto di lavoro delle migliaia che possono essere realizzati.

Da tutti noi dipende il destino della nostra città, se perdiamo Brindisi sarà cancellata definitamente.

Brindisi 23.09.2025

Per il Cobas Roberto Aprile

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