September 1, 2025

Per il secondo anno Brindisi ospita il campo “E!State Liberi!” del progetto Amunì di Libera. Il campo dal titolo “Tra terra e mare in cerca di orizzonti nuovi” si tiene dal 1° al 5 settembre presso La Fabbrica del Farò. Vede la partecipazione di ragazzi tra i sedici e i vent’anni circa, sottoposti a procedimento penale da parte dell’Autorità giudiziaria minorile e impegnati in un percorso di riparazione e reinserimento sociale. Nelle province di Genova, Napoli, Salerno, Roma, Brindisi, Bari e Taranto, ognuno di loro sta svolgendo un percorso all’interno di un progetto educativo Amunì organizzato insieme all’articolazione territoriale del Servizio Sociale per i Minorenni del Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità. Dal 1° settembre parteciperanno con educatori e assistenti sociali del loro territorio a visite, attività di impegno, testimonianze e incontri in tutta la provincia a partire da La Fabbrica del Farò, dove svolgeranno anche un laboratorio di ceramica.

Il viaggio nel brindisino inizierà il 2 settembre con la visita di due beni confiscati: l’azienda agricola “Xfarm – Agricoltura Prossima” a San Vito dei Normanni nella quale i ragazzi si impegneranno in attività sui terreni e Masseria Canali a Mesagne dove ci sarà la testimonianza di Pinuccio e Lella, genitori di Michele Fazio, vittima innocente della mafia barese. Il giorno seguente, grazie alla collaborazione con il Consorzio di gestione di Torre Guaceto e la Coop. Thalassia, sono in programma la visita della Riserva naturale statale e poi l’incontro con il Presidente del Consorzio Rocky Malatesta e i pescatori della Riserva per un momento di educazione ambientale. Il 4 settembre in collaborazione con la Lega Navale di Brindisi e l’associazione GV3, che gestisce un’imbarcazione confiscata chiamata Baron, il gruppo completerà il viaggio con un’escursione in barche a vela, una visita guidata al Castello Alfonsino (Forte a Mare) con l’associazione Le Colonne e infine l’incontro con la Sostituta Procuratrice della DDA di Lecce Carmen Ruggero.

Ai progetti Amunì prendono parte ragazzi e ragazze che devono scontare il periodo di “messa alla prova”, ovvero la sospensione del processo e l’affidamento ai servizi sociali per un cammino di crescita che, se va a buon fine, estingue il reato. E per farlo, questi ragazzi, insieme ai loro educatori, hanno scelto la strada dell’antimafia sociale e responsabile. La proposta formativa Amunì, che da quattro anni si realizza a Brindisi con il nome Menamé, si sviluppa intorno alla Memoria, all’Impegno, alla Cittadinanza e al Viaggio, quest’ultimo è uno degli elementi maggiormente caratterizzanti. Il campo di Brindisi si concluderà il 5 settembre, ma le attività del progetto Amunì proseguono in tante province d’Italia all’insegna della giustizia sociale, perché per questi ragazzi e ragazze ricominciare è possibile, in particolare quando vengono proposte loro nuove opportunità.

Coordinamento Provinciale di Libera Brindisi

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