Truffa ai danni dello Stato per circa 329mila euro, perpetrata facendo maturare a falsi braccianti agricoli contributi previdenziali, indennità di disoccupazione, maternità, malattia e altri benefici di legge.
Questa l’accusa mossa dal Servizio Ispezione del Lavoro di Brindisi nei confronti di un’azienda agricola brindisina e di 102 sedicenti braccianti.
L’indagine che ha portato a clamorosi sviluppi è durata oltre un anno ed è nata nell’ambito delle attività d’ufficio operate dall’Inps e poi proseguita dal Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri, diretto e coordinato dal dott. Giocondo Lippolis, su mandato della locale Procura della Repubblica.
In particolare, attraverso l’audizione dei braccianti implicati, i militari dell’Arma hanno appurato che per gli anni 2010 e 2012 il titolare dell’azienda, attraverso artifizi e raggiri, ha consentito ai lavoratori in questione di conseguire indebitamente il diritto a prestazioni previdenziali e assistenziali non dovute.
L’azione investigativa ha permesso di recuperare contributi previdenziali e assistenziali per un importo complessivo di circa 154mila euro e indennità varie per un importo complessivo di 175mila euro circa.
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