Sospendere la Delibera Asl relativa alla riorganizzazione dei servizi di emergenza. E’ questa la richiesta avanzata da Giuseppe Lacorte, responsabile sanità della Cisl FP di Brindisi, con una lettera inviata al Direttore Generale ASL Br Paola Ciannamea.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
Oggetto: delibera ASL n.2001 del 12/11/2014, riorganizzazione servizi di emergenza.
In questa fase particolare di confronto costante fra Regione, parti sociali e Aziende Sanitarie volta allo sviluppo e riorganizzazione del servizio sanitario pugliese, vogliamo richiamare l’attenzione su quelle che percepiamo incongruenze fra il piano di indirizzo dato dall’atto di Deliberazione della Giunta Regionale n. 2251 del 28/10/2014 riguardante la “Riorganizzazione della Rete dell’Emergenza-Urgenza della Regione Puglia” e l’atto deliberativo della ASL Br n° 2001 del 12/11/2014, avente oggetto: la “organizzazione e funzionalità delle Postazioni e dei Punti di Primo Intervento Territoriali (PPIT) nell’ambito del Sistema di Emergenza/Urgenza 118 Brindisi”.
Se l’intento dell’atto deliberativo regionale è quello di offrire strumenti per il governo del sistema dell’emergenza, l’appropriatezza delle prestazioni e la garanzia dell’unitarietà del servizio sanitario regionale, la pubblicazione dell’atto deliberativo della ASL Br non produce gli effetti desiderati.
Premesso che la delibera regionale in parola, discendente dall’Accordo Stato Regioni siglato il 05/08/2014, oltre a garantire il rispetto delle norme all’atto della trasformazione dei Pronto Soccorso (PS) e dei Punti di Primo Intervento (PPI) in Punti di Primo Intervento Territoriali (PPIT), ovvero la sostituzione dei dirigenti medici di Area 13 attualmente presenti nei (PS) e nei Punti di Primo Intervento (PPI) con medici convenzionati con le Centrali Operative 118, ha ritenuto, di far seguire successivi provvedimenti di Giunta per l’attuazione della riorganizzazione della Rete per ciascun territorio, così come accade per i provvedimenti di programmazione generale.
La stessa, nell’allegato “A”, ha previsto per la nostra Provincia, la trasformazione del Pronto Soccorso del P.O. di Fasano in P.P.I.T. (Punto di Primo Intervento Territoriale) e la trasformazione del Pronto Soccorso del P.O. di San Pietro V.co in P.P.I. (Punto di Primo Intervento), tale graduazione discende dalla valutazione in termini numerici degli accessi dei pazienti e cioè:
accessi annui > 6.000 unità: DEA di riferimento PPI
accessi annui < 6.000 unità: sistema 118 PPIT
Per quanto sommariamente sopra evidenziato, non si comprende la motivazione per la quale la Delibera della ASL Br abbia ritenuto di non tenere conto delle norme regolamentate dai richiamati Accordi tra Stato-Regioni prima, e della Delibera di Giunta Regionale poi, considerazione scaturita dalla trasformazione del Pronto Soccorso di San Pietro Vernotico che ha un numero di accessi ben superiori ai 6.000 (intorno i 9.000) in PPIT invece che in PPI.
Si ricorda che l’allocazione in PPIT, secondo le linee guida dell’Accordo Stato-Regioni n.98, identificherebbe di fatto la struttura come struttura territoriale, non come l’attuale condizione di struttura dedita alle post acuzie, quindi senza la presenza delle UU.OO.CC. di pneumologia e
psichiatria.
Per quanto sopra, si chiede di sospendere al Delibera di cui all’oggetto, rimodulandola secondo le indicazioni che pervengono dai formali incontri intervenuti.
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