Sta facendo discutere il ritardo con cui Brindisi arriva alle festività Natalizie: la città è ancora senza luminarie e, nonostante l’avvio delle iniziative programmate, sia i commercianti che i cittadini – lamentano l’assenza di “aria natalizia” che caratterizza i corsi e tutte le vie del centro e della periferia.
Il ritardo – come riporta l’edizione odierna de “Il Nuovo Quotidiano di Puglia” è dovuto al fatto che è andato completamente deserto l’avviso pubblico per l’illuminazione natalizia che il Comune di Brindisi ha affidato alla società in house Energekogas Italia Srl.
Così la società è stata costretta ad emettere un altro bando. Ad aggiudicarsi la gara è stata la ditta “Mariano Light” di Corigliano d’Otranto.
Secondo quando diffuso da una nota stampa vi sarà “un’inedita scenografia” e “le luminarie saranno montate lungo i tre corsi, in alcune zone periferiche e a Tuturano.
Due alberi con illuminazione al led saranno montati nei tradizionali punti: la zona di intersezione dei corsi e la piazza attigua al Nuovo Teatro Verdi.
I lavori di montaggio inizieranno nella mattinata di venerdì e le luminarie saranno accese appena la linea elettrica sarà attiva”.
Secondo quanto asserito da Giovanni Ribezzi (Amministratore dell’Energeko) “il tempo perso con le luminarie sarà recuperato successivamente, per cui Brindisi resterà illuminata fino al 15 Gennaio”.
La notizia ha agitato ancor di più i commercianti, atteso che molti non trovano vantaggioso dover fare a meno delle luci nel periodo del ponte dell’Immacolata per poi averle quando è del tutto trascorso il periodo di festa (e sono terminate le residue disponibilità economiche dei cittadini).
Teodoro Pierri (Capogruppo consiliare Area Popolare Brindisi) contesta le “dichiarazioni del presidente di Energeko. “Siamo all’assurdo, a meno che non debba pensare che il presidente di Energeko stesse, come spero, scherzando – scrive Pierri”
“Che senso ha prolungare le luminarie sino al 15 gennaio? Il Natale è adesso, la festa è adesso e, invece, i brindisini, si ritrovano con una città buia, senza luci, senza colori e perfino senza Albero di Natale”.
A questo punto, proporrei di spostare, ma solo per i brindisini, il Santo Natale a gennaio”
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