October 14, 2025

Brindisi torna a denunciare un trattamento di serie B. Le scelte di Aeroporti di Puglia e della Regione riaccendono il malcontento per lo squilibrio tra lo scalo del Salento e quello di Bari, ancora una volta destinatario della parte più consistente dei nuovi collegamenti Ryanair.

Il capogruppo di Forza Italia a Brindisi, Nicola Di Donna, parla apertamente di discriminazione:

“Delle 46 rotte nazionali e internazionali operate da Ryanair in Puglia, solo 12 partono da Brindisi. Il resto va a ingrossare l’offerta del capoluogo di regione. È un fatto gravissimo che conferma la volontà di favorire Bari, con il consenso implicito della Regione”.

Di Donna sottolinea come una maggiore disponibilità di collegamenti aerei significhi anche maggiori opportunità di sviluppo turistico e territoriale:

“Bari cresce perché può contare su una rete di voli capillare. Ma far parte della stessa regione dovrebbe significare competere ad armi pari. Il Salento continua invece a essere penalizzato. Questa volta non finisce qui: chiederemo al presidente Vasile di spiegare le scelte di Aeroporti di Puglia, perché Ryanair pianifica le rotte anche sulla base delle indicazioni della società aeroportuale. A Brindisi e nel Salento è tempo di dire basta”.

Sulla stessa linea il consigliere regionale Maurizio Bruno, presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile:

“Siamo alle solite. Ryanair ha annunciato due nuovi voli internazionali per la Puglia, entrambi destinati a Bari. Su 46 destinazioni totali, 34 partono da Bari e solo 12 da Brindisi. È una disparità che non ha senso: Brindisi non rappresenta solo se stessa, ma tutto il Salento — Lecce, Taranto, un territorio che da anni è tra le mete più amate d’Europa”.

Bruno invita a superare una logica centripeta che concentra tutto sul capoluogo:

“La Puglia non è solo Bari. O si cresce tutti insieme o non si va da nessuna parte. Chi guiderà la Regione dopo le elezioni dovrà affrontare questa anomalia e restituire pari dignità a tutti i territori”.

La questione dei voli diventa così terreno di scontro politico e simbolico: sullo sfondo, la richiesta di un equilibrio reale nello sviluppo infrastrutturale e turistico della Puglia.

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