Ferocia, odio e razzismo sporcano le illusioni e i proclami anti violenza nella giornata internazionale della donna, in cui si è consumata l’aggressione a un extracomunitario, un ragazzo indiano, che vendeva mazzetti di mimose a Brindisi nei pressi di Porta Mesagne; è un volto conosciuto nei locali pubblici e per le vie della zona, dove giornalmente offre le sue rose rosse in cambio di un’offerta.
La colpa di Rosario, come è chiamato simpaticamente dagli amici, aggredito a calci e pugni da due italiani, è quella di aver rovinato, da scomodo concorrente, la piazza della vendita dei fiori in strada nella ghiotta ricorrenza; la verità è che si stanno perdendo di vista i sentimenti e i valori primordiali, in nome di una supposta difesa dei diritti degli oriundi, con l’unico risultato di scatenare una guerra tra poveri in un atroce cannibalismo.
Paola Bacca, la coordinatrice dello sportello di Avvocati di Strada di Brindisi, che opera in stratta collaborazione con l’Azione Cattolica, nel ringraziare i brindisini, che hanno prestato soccorso al malcapitato, afferma: “la povertà non si combatte con la violenza. Solo una collaborazione reale e leale tra gli uomini può aiutare a vincere le difficoltà così diffuse in questo momento storico nella cittadina brindisina”.
L’Azione Cattolica di Brindisi-Ostuni esprime solidarietà, vicinanza e sostegno a Rosario, denuncia e si indigna per gesti come quello consumatosi ieri senza pudore e rispetto alcuno della dignità, della vita e dei sentimenti di chi ci respira accanto.
“Senti la tristezza del ramo che secca,
dell’astro che si spegne,
dell’animale ferito che rantola,
ma prima di tutto senti la tristezza
e il dolore dell’uomo”.
(Nazim Hikmet)
Francesca Arnesano
per l’Ufficio Stampa dell’Azione Cattolica di Brindisi-Ostuni
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