May 2, 2025

Domenica, il segretario del #MovimentoNazionale per la #Sovranità, Gianni Alemanno, ha parlato alla Assemblea e alla Direzione Nazionale del Partito, riunitesi in seduta comune. Nella sua lunga relazione egli ha esposto ai quadri dirigenti la strategia per le elezioni politiche 2018, assumendo l’importanza fatale per l’Italia di questo appuntamento elettorale.

 

Il segretario ha proposto al Partito, nell’ambito di un CentroDestra unito, di sostenere la candidatura a premier di Matteo Salvini, e quindi così concorrere a rinforzare ed arricchire la componente identitaria, sovranista, sociale e sanamente populista, della coalizione.

 

In questi mesi, quindi, il Partito lavorerà per elaborare e dettagliare il proprio contributo programmatico, per trovare la migliore sintesi sinergica con il Partito della Lega (che non sarà più Lega “Nord”) ed anche, ovviamente, per proporre le proprie candidature. Già il giorno 30 novembre è prevista a Napoli una nostra manifestazione pubblica insieme all’on. Giancarlo Giorgetti, capogruppo della Lega allla Camera dei Deputati.

Preso atto della “doppia trazione” del CentroDestra italiano, l’una moderata e liberalpopolare che sosterrà Berlusconi (o forse Tajani) e l’altra sovranista, euroscettica e identitaria che propone Salvini, non ci sono dubbi che la soluzione proposta dal segretario nazionale sia quella per noi più confacente e più significante. Il riscontro che abbiamo avuto e che avremo da un grande Partito, come la Lega, è da considerarsi una nostra soddisfazione e un nostro traguardo, a maggior ragione se si considera che siamo nati da soli nove mesi e che quindi non abbiamo parlamentari.

 

Fin qui, quindi, tutti dobbiamo un attestato di merito ad Alemanno, a Storace, a Scopelliti, a Menia e a tutto il vertice politico del MNS che in così poco tempo, e superando anche qualche ostracismo nei nostri confronti, sono riusciti a portarci dentro un importante quadro nazionale, facendoci acquisire centralità e protagonismo.

 

Ma c’è un’altra cosa, forse anche più importante, che va giustamente tributata ai nostri vertici: essi hanno più volte detto, e ieri formalmente ribadito, che non intendono candidarsi alle prossime elezioni politiche, offrendo quindi l’opportunità di accedere al Parlamento ad una nuova classe politica.

 

Si è un buon dirigente di Partito se si chiude una buona operazione o un accordo vantaggioso, ma si è veramente grandi leader quando si fa la strada per gli altri, quando non si ha bisogno delle stellette per essere comunque riconosciuti come i padri di una comunità umana.
In questi anni abbiamo visto i Partiti mettere, nel loro simbolo, il nome del loro capo. In questi anni abbiamo anche assistito, in qualche caso personalmente, a Partiti che sembrano più al servizio del capo che di una idea.

 

Oggi, e ne dobbiamo essere orgogliosi, abbiamo dei grandi capi. Mentre tutti i capetti locali e nazionali si impongono ai loro stessi Partiti candidandosi in più collegi, i nostri ci fanno spazio, a dimostrazione di quanto sia stata sincera, autentica e appassionata la costituzione stessa del Partito, che i vili avevano invece liquidato come una operazioncina per ridare una poltroncina ad Alemanno e Storace.

 

È esattamente vero il contrario, perché adesso che le chances elettorali iniziano a diventare concrete, specie se faremo, come mi auguro, un cartello con un grande Partito come la Lega, i nostri vertici fanno un passo indietro.

Una lezione di stile che dovrebbe far rabbrividire gli speculatori, gli arrivisti, i cinici, i calcolatori e gli affamati che sono pur riusciti ad ottenere, talvolta anche in modo maldestro, il loro posticino sotto la calda coperta della politica.

 

Oggi il vertice di Mns ha dimostrato una generosità non comune, una caratura ed uno spessore che deve spingerci a lavorare ancora di più e ancora con più abnegazione.

 

AVANTI COSÌ, AL VENTO LE NOSTRE BANDIERE.

 

Cesare Mevoli
Segretario Provinciale Brindisi Movimento Nazionale per la Sovranità

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