May 7, 2025

“In assenza di soluzioni concrete da parte del Governo, la nostra risposta sarà il fermo dell’autotrasporto”.
Lo scrive nero su bianco Unatras, l’Unione delle più rappresentative federazioni del trasporto su gomma, in una lettera inviata oggi al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

“A più di un mese di distanza dal Suo insediamento alla guida del dicastero dei Trasporti e dall’invio delle nostre ripetute richieste di incontro per la pronta risoluzione delle problematiche segnalate – scrive Unatras – siamo costretti a constatare la totale indifferenza di questo Governo nei confronti della categoria dell’autotrasporto merci”.
Il che sta già producendo gravi effetti alle imprese del settore: non è ancora stata emanata la circolare dell’Agenzia delle Entrate che consente le deduzioni forfettarie per le spese non documentate delle imprese di autotrasporto, “Motivo per cui queste ultime – scrive Unatras – oltre a essere costrette a rimandare il pagamento delle tasse, stanno subendo danni incalcolabili”.

 

Fra le richieste e i nodi da sciogliere ci sono:
– la certezza delle risorse strutturali;
– il contingentamento imposto dall’Austria, in determinate giornate, al traffico dei camion in uscita dal nostro Paese;
– il ripristino della piena funzionalità del sistema delle revisioni dei mezzi presso le Motorizzazioni, a garanzia della sicurezza della circolazione;
– la ripubblicazione dei “costi minimi della sicurezza” e il rispetto dei tempi di pagamento;
– l’estensione del rinvio della fatturazione elettronica anche agli acquisti di carburante in extrarete.

“Qualora nei prossimi giorni non arrivassero risposte concrete alle problematiche sopra esposte, le federazioni aderenti a Unatras preannunciano la decisione di proclamare il fermo dei servizi dell’autotrasporto, con modalità che saranno rese note già dalla prossima settimana”.

 

Questa la lettera inviata dalla CNA Fita avente ad oggetto “Deduzioni Forfetarie ed altre esigenze–Autotrasporto verso il fermo dei servizi”

Cari colleghi,
questioni annose ed altre recenti-ricorrenti affliggono le imprese di autotrasporto.
In questo frangente, tra le più urgenti c’è sicuramente quella relativa alle deduzioni forfettarie.
Come noto, si tratta di deduzioni e crediti d’imposta essenzialmente legati al recupero forfettario delle spese sostenute dagli autotrasportatori per le trasferte, in relazione ai trasporti personalmente effettuati dall’imprenditore, titolare di ditta individuale, o dai singoli soci di società di persone. E’ un beneficio essenziale per la sopravvivenza delle migliaia d’imprese artigiane che rappresentiamo.
La voce “deduzioni forfetarie” è parte delle risorse già stanziate per l’autotrasporto (236 milioni complessivamente), previste nella Tabella X allegata alla Legge di bilancio 2018 e che, per quest’anno è pari a circa 70 milioni di euro ( € 57,60 incrementati di € 10,00 ai sensi D.L. n°50/2017, articolo 47 Bis , comma 4 ) .
Nonostante l’impegno del precedente Governo a garantire la stessa misura riconosciuta per l’anno 2017 (euro 51,00 per i trasporti effettuati oltre l’ambito comunale, euro 17,85 per quelli effettuati all’interno del territorio comunale), come tutti gli anni, per l’effettiva fruibilità dell’agevolazione in parola, occorra attendere la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che ufficializza l’importo della misura.
Alla data del 4 Luglio 2018, il sopra richiamato comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate non è stato diffuso determinando l’impossibilità per le imprese di usufruire del beneficio e per il sistema degli operatori che effettuano le dichiarazioni dei redditi, un critico blocco delle conseguenti elaborazioni contabili di questo comparto.
A più di un mese di distanza dall’insediamento alla guida del Dicastero dei Trasporti e dall’invio delle nostre ripetute richieste di pronta risoluzione delle problematiche contingenti, tra cui quella relativa alle deduzioni forfetarie, abbiamo dovuto purtroppo constatare la totale indifferenza del Ministro Toninelli nei confronti del comparto dell’autotrasporto di merci.
Vi informiamo che tale argomento, nella giornata del 4 Luglio c.a., è stata discusso nella riunione di Presidenza del coordinamento unitario UNATRAS convocata urgentemente a Roma.
Nel corso della suddetta presidenza, è emersa una posizione unanime rispetto alla necessità, in assenza di risposte immediate, di proclamare un fermo dei servizi nazionale dell’autotrasporto in difesa delle DEDUZIONI FORFETTARIE e delle ALTRE ESIGENZE manifestate dalla categoria, tra cui:
 la certezza delle risorse strutturali
 il contingentamento imposto dall’Austria, in determinate giornate, al traffico dei camion in uscita dal nostro Paese
 il ripristino della piena funzionalità del sistema delle revisioni dei mezzi presso le Motorizzazioni, a garanzia della sicurezza della circolazione
 la ripubblicazione dei “ costi minimi di sicurezza” e il rispetto dei tempi di pagamento
 l’estensione del rinvio della fatturazione elettronica anche agli acquisti di carburante in extrarete

 

La decisione da cui è scaturito il comunicato stampa e la relativa lettera inviata al Minsitro Toninelli, è stata presa in condizioni di estrema urgenza sia per cercare di dare risposte tempestive alle criticità denunciate dalle imprese che per potersi uniformare alle condizioni prescritte per eventuali, successive e conseguenti iniziative.
In occasione della Presidenza UNATRAS, CNA-Fita e le altre associazioni che compongono il coordinamento unitario, hanno altresì confermato la volontà di continuare ad assumere ogni possibile atteggiamento responsabile nonché propositivo che, in questi ultimi anni, ha sostituito alla politica di fermi ripetuti un approccio più pragmatico nel preciso intento di rappresentare autorevolmente la categoria evitando inutili esposizioni e “portando a casa” i risultati possibili attraverso i tavoli di confronto con i Governi.
Per tale motivo ci auspichiamo una pronta e soddisfacente risposta del Ministro Toninelli che possa scongiurare l’attuazione del fermo.
In sua assenza, non rimane che una immediata mobilitazione, per stigmatizzare che le imprese non si possono assolutamente permettere di andare lunghe rispetto alla scadenza del 31 Luglio senza avere la possibilità di usufruire degli sgravi.
Ci riserviamo di inviare tempestiva comunicazione non appena avremo un cenno di riscontro, nel frattempo vi invitiamo a diffondere il materiale allegato ed a promuovere attività di sensibilizzazione nei confronti delle forze politiche.

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