Il terzo appuntamento della rassegna musicale proposta dall’associazione Nino Rota ha visto Antal Szalai e l’orchestra Tzigana di Budapest esibirsi nell’auditorium del Liceo “E. Palumbo”.
L’orchestra, fondata nel 1969, su iniziativa di Antal, ha come scopo la valorizzazione del repertorio musicale tzigano, la cui tradizione musicale percorre diversi secoli.
Ma che significa Tzigano?
Gli tzigani, o gitani, o zingari sono un popolo senza patria, che ha però la sua unità in una lingua, il romanì, e in una antica tradizione culturale. In Italia vi è un’erronea associazione tra la parola rom, intesa come zingaro, e la popolazione rumena, intendendo quindi che essi provengano dalla Romania: in realtà, gli tzigani hanno la loro origine in un territorio non meglio precisato fra l’odierno Pakistan e l’India settentrionale e i rom non sono altro che uno dei principali gruppi etnici della popolazione gitana. Le varie etnie, rom, sinti, kalè, a causa delle persecuzioni del re afghano Mahmud di Ghazna, che costruì un vasto impero nell’ XI sec., dovettero abbandonare le loro terre natie e vagare per le lande europee, acquisendo gli stili di vita degli stati nei quali si stanziavano, e suscitando la mala reazione dei locali. Il termine pare derivare probabilmente da atzigan, parola con la quale si indicava una serie di tribù stanziate nell’Anatolia durante il dominio bizantino.
Nel corso dei secoli, queste popolazioni hanno acquisito la fama di abili musicisti, specialmente i violinisti, tanto da sviluppare un personale modo di suonare conosciuto come “maniera gitana”. Le formazioni tradizionali prevedono violini, un violoncello, una viola e un cimbalum ed eseguono un repertorio formato da musica popolare ungherese, tzigana, composizioni di Brahms e Liszt, musica rurale ungherese e arrangiamenti di canzoni popolari.
L’orchestra di Antal ha eseguito in maniera magistrale molti di questi pezzi, mettendo in luce il virtuosismo di ogni singolo componente nonché la passione e il carattere che caratterizzano i musicisti gitani: come dice il violino solista :“Gli tzigani sono persone molto caratteriali, la nostra musica viene dal cuore”. Grazie all’opera di queste orchestre e di musicisti, più tendenti al folk, come Goran Bregović , la musica tzigana sta riacquisendo valore e popolarità, riscattando così anche quell’accezione negativa infondata che i movimenti nazionalisti hanno associato a queste antiche popolazioni.
Giuseppe Patisso
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