C’è molta apprensione tra i residenti di Torre San Gennaro, meta delle vacanze estive di migliaia di persone, dopo la notizia che nelle vie del paese potrebbe essere attrezzato un centro di accoglienza per immigrati.
Secondo alcune fondate indiscrezioni, la popolosa marina a sud di Brindisi sarebbe stata scelta per ospitare un numero imprecisato di migranti.
A quanto pare, infatti, il proprietario di un’immobile già utilizzato per attività ricettiva ha partecipato al bando di gara emesso dalla Prefettura di Brindisi per la realizzazione di centri profughi e la sua struttura sarebbe stata ritenuta adeguata alle esigenze.
La conferma – come precisa l’odierna edizione de “Il Quotidiano di Puglia” – arriva da Nicola Serinelli, Sindaco di Torchiarolo: “Sono stato contattato dal Prefetto di Brindisi ma non ho ancora dato l’autorizzazione perché sto vagliando gli elementi che abbiamo per poter garantire ordine e sicurezza a fronte del concetto di accoglienza che pure dovrebbe essere garantito“.
La notizia si è diffusa immediatamente e qualcuno ha addirittura proposto di replicare quanto è accaduto nelle scorse ore in Provincia di Ferrara dove una parte dei residenti è insorta contro un gruppo di donne che avrebbe dovuto essere ospitato in un ostello.
La gente mostra preoccupazione. A manifestarla soprattutto coloro che possiedono un’abitazione o un’attività commerciale. Ogni discorso inizia sempre con la premessa “io non sono razzista, ma”… ma c’è sempre un motivo per non condividere l’insediamento di un centro di accoglienza.
Qualcuno avrebbe preparato una petizione e, in queste ore, stanno sorgendo gruppi spontanei per perorare alcune cause. Immancabilmente la questione ha fatto capolino sui social network:
Due i commenti più “gettonati”:
“Abbiamo paura per le nostre case perché nel periodo invernale le marine di Torre San Gennaro e quelle vicine di Lendinuso, Lido Presepe e Campo di Mare sono quasi deserte e non ci sono controlli”.
“Il nostro paese vive del turismo estivo e molti di noi gestiscono attività ed affittano case per uno o due mesi. Sapere che nelle nostre marine ci sarà un centro di accoglienza porterà un tracollo di presenze e impoverirà la nostra realtà”
Senza rassicurazioni, insomma, la gente è pronta alle barricate. Proprio come a Goro…
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