Il problema enfiteusi, fra eredi dei Principi Dentice di San Vito dei Normanni e un gruppo di cittadini italiani e stranieri, possessori di immobili gravati da detta pertinenza in San Michele salentino , ha imboccato la via di una soluzione.
Lo sblocco del contenzioso è possibile in quanto si è venuti in possesso di elementi documentali stipulati quando detti beni furono concessi in virtù degli istituti di enfiteusi e livelli.
Grazie alla ricerca documentale svolta dal Dott. Giuseppe Epifani, originario di san Michele Salentino, ma residente in Veneto, ed alla elaborazione dei dati tecnici sviluppati dall’agronomo Dott. Giuseppe Spina di Ceglie Messapica, oggi è possibile conoscere con precisione sia il canone enfiteutico annuo che l’importo dovuto per l’affrancazione.
Nella elaborazione dei dati si è dovuto trasformare in moneta corrente quella circolante negl’anni compresi tra il 1839 e il 1862, periodo in cui furono stipulati i contratti.
I documenti suddetti precisano in maniera inequivocabile lo stato dei luoghi dell’epoca, come si svolsero le contrattazioni e le condizioni che furono poste ed accettate da entrambi i contraenti.
Gli attuali possessori dei titoli si incontreranno per la stesura e sottoscrizione di un documento di accordo, appena liberi da impegni assunti in precedenza, i rappresentanti degli eredi Dentice e dei livellari con i rispettivi legali.
La CGIL e la FLAI, oltre ad assistere i propri iscritti ed altri richiedenti, intendono ottenere concessioni per facilitare la soluzione alle fasce deboli degli enfiteuti-livellari.
COMUNICATO STAMPA CGIL – FLAI CGIL
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