1) Con la chiusura dei Congressi nazionali di categoria si è conclusa la fase preliminare della stagione congressuale. Quale è la valutazione complessiva partendo dal territorio?
I Congressi delle Leghe e delle Categorie nel territorio hanno rafforzato le linee guida del “Sindacato a rete” espresse nella Conferenza di Organizzazione e dei Servizi di Bellaria del 2012 e confermate dal Congresso confederale territoriale di Brindisi del 30 e 31 maggio scorso. La UIL a tutti i livelli si pone l’obiettivo di strutturarsi in maniera capillare nel territorio ponendo le basi del rafforzamento del rapporto tra gli iscritti ed i cittadini, tra RSU/RLS ed il gruppo dirigente in sinergia con le strutture di servizio che diventano, statutariamente, parte integrante dell’Organizzazione.
2) Questo significa che la UIL di Brindisi rinforza le sue strutture per continuare il percorso intrapreso anni addietro per essere sempre di più presente nel territorio provinciale con politiche sociali ed organizzative più adeguate al servizio dei lavoratori e dei cittadini?
Lo abbiamo dibattutto in tutti i Congressi. In essi è stata evidenziata la necessità di partecipare in maniera più attiva in tutte le circostanze in cui c’è bisogno della presenza del Sindacato: nei posti di lavoro e nei rapporti con le Istituzioni al fine di svolgere un’azione di rappresentanza più partecipata tra l’Organizzazione, gli iscritti ed i cittadini.
3) In una situazione così complessa e difficile per il mondo del lavoro: disoccupazione senza freni, giovani in grave difficoltà per mancanza di prospettive occupazionali, Stato e Welfare che continuamente ed in maniera irreversibile non sostengono come è necessario e mettono a rischio la vita degli anziani e della povera gente, quale è il ruolo che la UIL intende continuare a svolgere?
La nostra Organizzazione da anni è impegnata ad affrontare questi problemi. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare lo strumento della concertazione che tanti risultati ci ha fatto raggiungere in passato con le aziende, con le Istituzioni e la politica, grazie anche ai sacrifici dei lavoratori.
4) Ma questa non è la strada che il governo Renzi vuole portare avanti.
Purtroppo ci scontriamo con chi si è messo in testa di voler cambiare il mondo privilegiando classi sociali ed economiche che già hanno tanto a discapito di coloro che hanno poco e quel poco rischiano di perderlo. In più è in atto un violento attacco al Sindacato, responsabile secondo gli attuali governanti della situazione in cui ci troviamo. Un atteggiamento censurabile, secondo il mio punto di vista, che rischia di provocare tensioni sociali ed ulteriori danni, come dimostrano i fatti accaduti a Roma la scorsa settimana. Sono convinto che per risolvere i problemi devono contribuire tutti, ed il Sindacato non si è tirato mai indietro quando ha dovuto affrontarli. Non è la strada giusta quando si vuole risolverli da solo senza ascoltare la voce e le proposte degli altri: Sindacato e Società civile. Gli scioperi sono iniziati. Il 5 novembre prossimo in 3 città, Milano, Roma e Palermo, i pensionati di CGIL, CISL e UIL, penalizzati da anni, manifesteranno per rivendicare più attenzione nei loro confronti. Il potere d’acquisto delle pensioni è diminuito di oltre il 30% negli ultimi 10 anni, sono stati esclusi dalle nuove forme di assistenza (bonus e quant’altro) e continuano ad essere ignorati per le loro giuste esigenze. A Palermo sarà presente una folta delegazione della UIL Pensionati di Brindisi.
Seguirà l’8 novembre lo sciopero dei dipendenti del pubblico impiego e successivamente ci saranno altre iniziative unitarie di protesta a livello nazionale e territoriale. È intenzione del Presidente Renzi sostituire il Sindacato presentandosi alle assemblee degli imprenditori per sostenere le sue scelte, anche se pochi giorni fa ha affermato che il Sindacato deve trattare con le imprese e non con il governo. Si tratta di una evidente contraddizione. Ritengo invece che ognuno deve fare la sua parte per quello che gli compete senza mischiare ruolo e compiti. Così come è un errore stravolgere la già difficile situazione che riguarda le dichiarazioni dei redditi con l’invio del 730 precompilato. Il danno si scaricherà sopratutto sui cittadini meno abbienti, gli anziani che, non avendo la possibilità di pagare i prezzi e tariffe di mercato, si dovranno rivolgere agli studi di consulenti privati con costi davvero non sostenibili, creando problemi di migliaia a lavoratori che lavorano nei CAF sindacali (si calcola oltre 7.000 persone in tutta Italia). Il settore di assistenza sociale subisce tagli di risorse non più accettabili costringendo tutte le sigle sindacali e le associazioni a mobilitarsi con presidi ed iniziative. Alle preoccupazioni già presenti se ne aggiungono altre. Per il TFR in busta paga il giudizio del Sindacato e dei lavoratori è negativo se è vero che un sondaggio di qualche giorno addietro conferma che solo 2 su 10 potrebbero fare questa scelta. Valutando pro e contro dimostrano di avere più giudizio degli improvvisati creatori di ricchezza mordi e fuggi. Anche una istituzione come la Banca d’Italia ha bocciato la proposta ritenendola “non adeguata”.
5) Il 19 novembre si aprirà a Roma il 16° Congresso nazionale della UIL. Come saranno affrontati i grandi temi sociali e del mondo del lavoro?
I cambiamenti in atto pongono interrogativi e problemi inediti che si sommano alle gravi difficoltà che sono costretti a vivere milioni di operai, impiegati, pensionati e, sopratutto, i disoccupati. Questi argomenti sono stati ampiamente dibattuti in tutti i Congressi di categoria territoriali e nazionali. Sono confermate le scelte che la UIL porta avanti dalla Conferenza di Organizzazione di Bellaria in cui è stata ribadita la necessità di rafforzare i Servizi a tutti i livelli, valorizzare e qualificare le presenze dei propri dirigenti sui posti di lavoro. Il “Sindacato a rete” è il legame che unisce la UIL ai cittadini. Siamo consapevoli che il futuro non sarà roseo e che saremo impegnati ad affrontare nuove sfide sapendo che il governo è contro il Sindacato, è contro i diritti dei lavoratori e dei pensionati ottenuti in anni di lotte e di sacrifici. Le sfide non ci hanno mai spaventato. Continueremo ad impegnarci con serietà, diligenza e caparbietà per dare continuità alla nostra attività sociale e di rappresentanza dei lavoratori.
A cura di Mimino Zuccaro (Ufficio stampa UIL Brindisi)
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