Nessuno di noi ha il diritto di giudicare le modalità e le argomentazioni con le quali Mimmo Consales, nella giornata di ieri, in conferenza stampa, ha cercato di fornire quella che con termine tecnico potrebbe essere definita una diversa qualificazione giuridica dei fatti contestatigli dalla magistratura brindisina.
Ciò che invece va censurato è l’atteggiamento poco misurato tenuto dall’ex primo cittadino che, lungi dall’interpretare come dovuto un giorno per lui comunque importante, non ha trovato di meglio che esibirsi in un improvvido e maldestro tentativo di invertire i ruoli: lui quello della pubblica accusa, tutti gli altri sul bando degli imputati.
Non essendo adusi a cospargere sale sulle ferite altrui – che per certi versi ci addolorano pure – almeno per questa volta eviteremo repliche politiche della durezza che pure sarebbe stata giustificata, suggerendo per il prossimo futuro maggiore cautela e rispetto per l’intelligenza altrui.
Inaccettabile è, invece, l’attacco personale che scompostamente Consales ha portato all’amico Giuseppe De Maria, al quale, mio tramite, va la solidarietà di tutta l’Udc brindisina.
Che De Maria il personale dissenso su alcune delibere lo abbia dimostrato non votandole è talmente in re ipsa da non poter costituire occasione di ulteriore verifica.
Motivo per cui appaiono alquanto squallidi, e anche un po’ vili, gli sgradevoli giudizi espressi nei riguardi dell’autorevole esponente Udc. Un boomerang che potrebbe ritorcersi proprio contro Consales.
E non cerchi surrettiziamente di condizionare il dibattito politico, anche perché in tal caso per molti di noi sarebbe poco agevole continuare a mantenere nei suoi confronti lo stesso profilo di estrema correttezza che ci ha caratterizzati nel corso della sua vicenda.
Avv. Euprepio Curto
Commissario provinciale Udc
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