Da questa mattina è partita l’opera di demolizione totale delle fatiscenti catapecchie di Parco Bove. Si tratta di un blocco di una ventina di abitazioni vetuste e assolutamente poco vivibili poste in Largo Poliziano, all’ingresso del quartiere Paradiso.
Dopo aver assegnato un alloggio a tutte le famiglie che ancora risiedevano negli immobili, il Comune – cosi come preventivato da tempo – ha avviato l’opera di demolizione. Un’opera attesa da tanto tempo perché – con tutto il rispetto per chi vive il dramma di non avere una casa in cui vivere – è innegabile che tenere in piedi certi tipi di abitazioni rappresenta non solo un serio problema igienico ambientale per chi ci vive ma una vergogna per un’intera città.
Alle operazioni hanno assistito anche l’ufficio tecnico dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Brindisi, l’Assessore D’Angelo ed il personale della Polizia Municipale.
La giornata è stata, però, segnata due casi di assoluta disperazione.
Il primo è quello di una donna che non voleva assolutamente abbandonare l’immobile dove alloggiava da tempo. La donna sostiene di non aver altra dimora da raggiungere dal momento che la nuova casa popolare è stata assegnata all’ex convivente.
Il secondo è quello di due fratelli che hanno tentato di abbattere i tufi posti a protezione delle abitazioni già sgomberate per tentarne l’occupazione abusiva. Sono stati immediatamente bloccati dalla Polizia Municipale.
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