Due calabresi sono stati arrestati a Mesagne per aver favorito la latitanza due pericolosi esponenti della ‘ndrangheta calabrese.
Si tratta di Achille Rocco Gioffrè, 38 anni, e Leopoldo Cosentino, 31 anni.
I due sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di San Vito in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo Roma V.
Gioffrè e Cosentino sono accusati di aver favorito la latitanza di Umberto e Francesco Bellocco, arrestati dai Carabinieri della Stazione di Roma Casalotti il 24 luglio 2012 nel corso di un normale servizio di controllo del territorio.
I due cugini Bellocco sono figli di Giuseppe (per anni inserito nell’elenco dei 30 ricercati di massima pericolosità del Ministero degli Interni ed arrestato dal ROS dei Carabinieri nel 2007) e Carmelo (latitante fino al 1994, ritenuto elemento di spicco di una delle più sanguinarie cosche calabresi).
In considerazione dello spessore criminale dei due latitanti arrestati, rampolli di un clan operativo nella piana di Gioia Tauro, subito dopo l’arresto, i Carabinieri indagarono sulle circostanze della loro latitanza e, in tale contesto, fu immediatamente, individuato l’appartamento dove i due latitanti avevano predisposto la loro base logistica.
Nel covo, dotato di impianto di videosorveglianza, i militari dell’arma rinvenirono numerosi telefoni, computer portatili, Jammer, ricevitori radio, macchine conta banconote, bilancini elettronici di precisione, un blocco notes con cifre ed appunti in codice, nonché l’Epistola di Leone IV, utilizzata dagli affiliati della ‘ndrangheta nel rito di iniziazione svolto in occasione delle nuove immissioni nelle cosche. I latitanti disponevano inoltre di 3 auto e 2 moto nuovissime, intestate a dei prestanome e poste sotto sequestro.
Il covo era stato messo a disposizione dei due proprio da Achille Rocco Gioffrè (originario di Taurianova) e Leopoldo Cosentino (originario di Palmi), arrestati a Mesagne. I due, assieme ad un terzo uomo, originario di Oppido Mamertina ma residente a Roma, avevano il compito di provvedere al supporto logistico necessario ai due latitanti per vivere in clandestinità.
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