La composizione della parte pubblica del partenariato dei GAL continua a suscitare l’interesse dei comuni brindisini, nonostante sia prossima la scadenza (15 ottobre) per la partecipazione all’avviso pubblico per la predisposizione di proposte di sviluppo locale. I fattori aggregativi e i bisogni delle comunità dovrebbero essere ben chiari e per questo mi chiedo: quali sono le ragioni che determinano queste fluttuazioni sotto scadenza, questi spostamenti da un Gal all’altro? Sembra una partita di risiko piuttosto che un processo partecipato che vede la centralità dei territori e delle sue comunità.
Una strategia costruita sull’opportunismo politico, e non sulla continuità delle esperienze positive e sul rafforzamento delle relazioni esistenti, crea una condizione di debolezza nella partecipazione all’avviso ed anche instabilità gestionale dovendo questa soggiacere a logiche non sempre coerenti con gli scenari strategici. Ritengo che gli elementi di integrazione vadano ricercati nella continuità, nelle affinità territoriali reali, fatte di esperienze comuni maturate in termini di valorizzazione, sviluppo e vocazioni, di contesti rurali e paesaggistici identitari.
A mio avviso, sfondo o contesto di riferimento potrebbe e dovrebbe essere il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale approvato a febbraio 2015 dalla giunta regionale della Puglia che individua precisi ambiti di paesaggio che tracciano, in maniera oggettiva e fedele alla realtà territoriale, gli elementi caratterizzanti territori diversi.
E’ impensabile mutare gli assetti ad ogni programmazione o ad ogni opportunità di finanziamento! Le aggregazioni vanno costruite su solide basi e stabilizzate nel tempo.
Detto questo sono convinto che le campagne acquisti dovrebbero lasciare spazio a visioni più ampie: due Gal in terra di Brindisi uno “Terra dei Messapi” e l’altro coincidente con l’ambito paesaggistico Murgia dei Trulli, quale fusione degli attuali Gal Alto Salento e Valle d’Itria.
Si evitino di fare passi in cui le comunità, da beneficiarie delle opportunità offerte da tale programmazione, scontino l’errore di scelte fatte a tavolino.
FRANCESCO CANNALIRE – PARTITO DEMOCRATICO
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