April 30, 2025

OPERAZIONE GAME OVER
Game Over.
Così è stata denominata l’attività di polizia giudiziaria conclusa alle prime luci dell’alba di oggi con la notifica di 46 ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari e l’esecuzione di un sequestro da 1 milione di euro.
Le ordinanze sono state eseguite dai carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi su provvedimento del dott. Carlo Cazzella, GIP di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
Il provvedimento di sequestro d’urgenza riguarda alcuni degli indagati ed è stato emesso su beni mobili e immobili, comprese due attività commerciali, e libretti postali per un valore economico complessivo di circa 1 milione di Euro.

LE ACCUSE
Gli arresti sono condotti su tutto il territorio nazionale e concernono reati che vanno dall’associazione di tipo mafioso, all’associazione finalizzata alla cessione di stupefacenti fino ad omicidio, detenzione di armi e estorsione. Tutte le accuse sono aggravate dal metodo mafioso. Alle persone arrestate, a vario titolo, è contestata anche l’accusa di aver trafficato e smerciato droga per sovvenzionare i detenuti e le loro famiglie, danneggiamenti anche con esplosivi in seguito a estorsione, pestaggi e possesso di armi

L’INDAGINE:
Si tratta del seguito delle due operazioni “Fire” e “New Fire”, sempre per associazione mafiosa, in cui furono catturati e condotti in carcere (sono stati anche condannati) i cosiddetti “Nipotini di Riina”.
L’attività di indagine è stata eseguita con intercettazioni ambientali ma anche con l’apporto delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia tra cui Ercole Penna.
Maggiori particolari saranno disponibili al termine della conferenza stampa che so terrà alle ore 10.30 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi e sarà presieduta dal Capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce – Dott. Cataldo Motta.

LE ATTIVITA’ ILLECITE:

Dalle prime indiscrezioni si rileva che i fatti contestati risalgono agli anni 2009, 2010, 2011 e che gli arresti riguardano alcune frange della SCU attive nel sud della provincia della provincia di Brindisi Si tratta di presunti affiliati a una frangia della Sacra Corona Unita.
Tra gli arrestati, a quanto si è appreso, anche il terzo complice dell’ omicidio di Gianluca Saponaro, avvenuto nel giugno 2010 a Cellino San Marco, che all’epoca dei fatti era minorenne.
Il gruppo, operante per lo più nei comuni di San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, nel Brindisino, ma anche in provincia di Lecce, smerciava ingenti quantitativi di cocaina e hashish e aveva come referente Raffaele Renna, detto “Puffo”, affiliato al boss Francesco Campana.

Arrestati anche Cristian Tarantino e Domenico D’Agnano, detto “Nerone” e Jonni Serra detto “Pecora”. Del sodalizio fanno parte anche alcune donne.

I NOMI DEGLI ARRESTATI:
Pierluigi Andriani, Giampiero Alula, Marco Asuni, Antonio Bonetti, Davide Bonetti, Roberto Colagiorgio, Simone Contaldo, Andrea Conte, Mario Conte, Domenico D’Agnano, Alfredo Epifani, Sebastiano Esposito, Luca Ferì, Cosimo Fina, Pamela Fortunato, Francesco Francavilla, Lucia Grassi, Filippo Griner, Alessandro Guido, Donato Claudio Lanzilotti, Giuseppe Litti, Giuseppe Maggio, Antonio Orofalo, Silvestro Orofalo, Raffaele Renna, Fabio Rillo, Sabino Roberto, Maria Carmela Rubini, Antonio Saponaro, Pietro Saponaro, Ottavio Saponaro, Maurizio Screti, Vittorio Seccia, Antonia Serra, Salvatore Sergio, Jonni Serra, Ivan Spedicati, Alessandro Spedicato, Carmela Tafuro, Cosimo Talò, Cristian Tarantino, Tonio Tauro, Maurizio Trenta, Vincenzo Vaccina, Debora Valzano.

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