La scuola non va in vacanza e quindi neanche le polemiche. I docenti dell’Istituto Comprensivo S. Chiara di Brindisi, hanno redatto un documento col quale si dichiarano contrari al bonus che viene introdotto dalla legge 107, perchè ritenuto strumento che tende a minare il buon funzionamento
dell’istituzione scuola, creando sterili competizioni contrari all’etica dell’insegnamento. Il documento è stato firmato da una quarantina di docenti della scuola primaria. Di seguito il testo integrale dello stesso.
DICHIARAZIONE DI INDISPONIBILITA’ ALLA RICHIESTA DEL BONUS PREMIALE
AL PRESIDENTE DEL COMITATO DI VALUTAZIONE
AI MEMBRI DEL COMITATO
I sottoscritti docenti dell’I.C. “Santa Chiara” di Brindisi presa visione dei criteri di valutazione per l’attribuzione del merito elaborati dal Comitato di valutazione ed essendo contrari al sistema introdotto dalla legge 107 in quanto ritenuto responsabile di uno sterile aumento della competizione individuale tra gli insegnanti, nonché causa di una forte gerarchizzazione e aziendalizzazione della scuola pubblica che ne mina il pluralismo e la democrazia previsti dalla Costituzione
DICHIARANO
la propria indisponibilità ad essere” valutati” ed eventualmente “premiati” ritenendo tale sistema incompatibile con un ambiente di lavoro e di vita come la scuola pubblica, nel quale la collaborazione, la condivisione di idee, obiettivi e di finalità, sono la base per il buon funzionamento delle attività di insegnamento e apprendimento, nonché di crescita personale di studenti e docenti. Riteniamo che una scuola di qualità abbia bisogno di effettiva collegialità e cooperazione. Rifiutiamo qualsiasi forma di competizione contraria all’etica professionale che contraddistingue la figura del docente che in quanto tale è tenuto ad essere coerente con quei principi di libera e democratica cooperazione e condivisione che per anni hanno caratterizzato la scuola pubblica italiana nella definizione appunto di “Comunità educante”.
Riteniamo inoltre degradante ed offensivo il premio che in realtà è costituito in parte da quanto sottratto negli anni con il susseguirsi dei blocchi contrattuali (11 miliardi di Euro) dei vari governi e che sarebbe opportuno rientrasse nelle buste paga dei docenti.
Inoltre riteniamo che la compilazione del modulo per l’attribuzione del bonus possa essere considerato dal governo come esplicita approvazione di questo sistema da parte degli insegnanti.
Preferiamo continuare il nostro lavoro, che porteremo avanti con lo stesso impegno finora profuso, migliorando la nostra professionalità, supportando e coadiuvando l’organizzazione della scuola, per assicurare la buona riuscita delle azioni educativo-didattiche nel rispetto dell’utenza, in un clima di corretta collaborazione. Pretendiamo invece che qualunque altro tipo di prestazione lavorativa offerta o proposta sia adeguatamente retribuita secondo le norme contrattuali che regolamentano il lavoro straordinario.
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