May 14, 2025

Nella giornata di ieri alle porte di Brindisi è divampato un incendio che ha causato non pochi allarmi. La zona interessata, il Parco del Cillarese, richiama infatti molti visitatori soprattutto in questo periodo dell’anno, ed è sede di nidificazione di numerose specie di uccelli acquatici, oltre che luogo idoneo per svariate specie di animali che vi trovano un’area di rifugio a pochi passi della città.

 

Le fiamme, divampate attorno alle 14, hanno percorso una superficie di circa 6 ettari ed hanno visto nel corso del loro spegnimento la collaborazione fra unità appartenenti al Corpo Forestale dello Stato – Comando Stazione di Brindisi, che è stato allertato dalla Sala Operativa Unificata Permanente istituita presso la Regione Puglia, ai Vigili del Fuoco, ed agli operai Antincendio Boschivo dell’Azienda Ripartimentale delle Foreste. Hanno preso parte alle operazioni di spegnimento complessivamente 3 autobotti e 3 automezzi con modulo AIB specifico per le operazioni di spegnimento degli incendi boschivi.
A causa dell’ubicazione della zona interessata dalle fiamme, le cui grandi quantità di fumo prodotto limitava fortemente la visibilità, è stato richiesto inoltre l’intervento della Polizia stradale, che ha provveduto a bloccare il traffico veicolare sulla S.S. Brindisi – Bari al fine di evitare incidenti.

 

Il vento di maestrale, che spirava con raffiche di anche 8 metri al secondo, ha favorito la diffusione delle fiamme, rendendo difficoltose le operazioni di spegnimento, protraendo le operazioni di spegnimento delle fiamme, che sono andate avanti fino alle 17. Alla fine di tutte le operazioni di bonifica (finalizzate, queste, a scongiurare che il fuoco potesse ripartire dalle aree già spente) il fuoco aveva interessato 6 ettari di soprassuolo lungo le sponde dell’invaso.
Fortunatamente non si sono verificati danni a persone o cose, se si eccettua, ovviamente, il patrimonio naturalistico che è andato distrutto dal fuoco.

I sei ettari andati bruciati, che hanno interessato un territorio con presenza di canneto, macchia e aree incolte, rappresentano indubbiamente danno al patrimonio naturalistico locale e non solo, essendo l’area del Cillarese classificata come zona di importanza a livello europeo per le specie animali in generale ed in particolare per quelle di uccelli, stanziali e migratori, ivi soggiornanti e/o nidificanti.
Nella zona denominata “Cillarese” sorge infatti un grande invaso di acqua dolce, l’unico nella zona, in cui si concentrano molti animali, in particolare avifauna, appartenenti a numerose specie. Per questo motivo l’area è sottoposta a vincolo naturalistico in quanto “Oasi di protezione della fauna” in base al D.P.G.R. n° 376 del 6 agosto 1992. Il sito è inoltre stato dichiarato Sito di Interesse Regionale nell’ambito del progetto del Ministero dell’Ambiente di censimento dei biotopi rientranti nella rete ecologia europea “Natura 2000” in applicazione della cosiddetta “Direttiva Habitat”. L’area rientra inoltre fra le zone umide prescelte dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica per effettuare ogni anno il censimento degli uccelli acquatici svernanti.

Una zona riconosciuta meritevole di una tale vincolistica per via della componente faunistica ivi presente è pertanto suscettibile di gravi danni, qualora venga attraversata da un evento dannoso come un incendio.
E’ infatti, a tale proposito, appena il caso di rilevare quanto un’area di soggiorno ubicata in un territorio povero di zone rifugio, come il Brindisino, si presti ad ospitare concentrazioni anche cospicue di animali selvatici che trovano in essa l’unica zona disponibile nel raggio di svariati chilometri, ed è pertanto intuitivo il tenore del danno che un evento come un incendio può arrecare alla fauna locale e migratrice.

 

L’intervento ha permesso di contenere i danni, ma la guardia non va abbassata. E’ infatti grazie alla buona volontà ed all’abnegazione del personale delle pattuglie e delle squadre preposte allo spegnimento degli incendi se eventi dalle conseguenze potenzialmente imprevedibili, come quello di ieri, possono terminare con un danno contenuto.

 

Fin dall’inizio della stagione AIB (“Anti Incendio Boschivo”), che si protrae dal 15 giugno al 15 settembre, il Corpo Forestale ha avviato in provincia una serie di pattugliamenti giornalieri delle aree più meritevoli di salvaguardia, al fine di scongiurare e per quanto possibile di prevenire gli incendi; ad oggi, l’andamento stagionale degli eventi incendiari si è rilevato più confortante che negli anni precedenti, il che lascia ben sperare per il prosieguo di questa stagione estiva.

 

COMUNICATO STAMPA CORPO FORESTALE DELLO STATO

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