Nella mattinata odierna, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, personale della Squadra Mobile di Brindisi e della SISCO di Lecce, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere che il Giudice per le Indagini Preliminari di Lecce, ha emesso a carico dei 2 soggetti che erano stati destinatari lo scorso 1° settembre del provvedimento di fermo della Direzione Distrettuale Antimafia e lo scorso 12 settembre dell’ordinanza di custodia cautelare.
Il provvedimento cautelare odierno è stato emesso su nuova richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia a fronte della dichiarazione di inefficacia che il Tribunale del Riesame lo scorso 3.10.2025 aveva pronunciato per l’omesso nuovo interrogatorio di garanzia dei due indagati, limitatamente al capo di imputazione relativo alla vicenda estorsiva dell’imprenditore leccese.
I destinatari del provvedimento restrittivo risultano indagati, unitamente ad un terzo soggetto già arrestato lo scorso 12 settembre, per aver imposto ad un imprenditore agricolo leccese il pagamento di una somma di denaro pari a 3.000,00 euro ed il versamento di una somma pari a 150,00 euro mensili per la guardiania e per poter svolgere la propria attività economica sul territorio controllato dal clan, sotto la minaccia di danneggiare la vasta piantagione di noci realizzata in agro di Tuturano (Brindisi). Le indagini avevano permesso di cogliere i momenti in cui la vittima aveva effettuato le dazioni di denaro in favore del clan per un totale di 1.800,00 Euro.
La misura cautelare è stata eseguita presso le Case Circondariali di Catanzaro e Rovigo ove gli indagati risultano già detenuti.
