Lascia l’auto in divieto di sosta e sferra un pugno al vigile urbano che ha contestato l’infrazione.
È accaduto nella tarda serata di ieri a piazza Mercato, nel pieno centro storico di Brindisi.
La pattuglia della Polizia Municipale in servizio straordinario è arrivata in piazza dopo le 23.30 ed ha ravvisato che decine di automobilisti avevano deciso di parcheggiare in Piazza nonostante il divieto d’accesso h24.
Naturalmente sono scattate le multe. Ma quando un uomo che cenava in uno degli esercizi commerciali della Piazza si è accorto della presenza della contravvenzione sulla sua auto, ha tentato, invano, di dissuadere i vigili dal procedere e, quindi, è sbottato aggredendo l’agente prima di darsi alla fuga per le vie limitrofe.
Il maresciallo colpito è stato condotto al pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi per essere sottoposto a controlli medici. Ne avrà per cinque giorni.
Sul posto si sono diretti anche gli agenti delle Volanti della Questura di Brindisi. Fino a tarda notte, poliziotti e vigili urbani hanno atteso il ritorno del proprietario dell’auto. Nei suoi confronti, oltre alla sanzione amministrativa per aver parcheggiato in uno dei posti più caratteristici della città, è pronta, quantomeno, la denuncia penale per violenza a pubblico ufficiale.
Al Vigile colpito da un pugno sono giunti attestati di vicinanza e solidarietà dal Sindaco Consales e dal Col. Teodoro Nigro, comandante della Polizia Municipale.
Poco prima nella non lontana Piazzetta di San Giovanni al Sepolcro, tre cittadini (e due bambini) avevano dato luogo ad un presidio dimostrativo contro la sosta selvaggia nella piccola piazza che ospita uno dei tempietti più suggestivi d’Italia.
L’idea è nata nello scorso weekend dopo aver verificato gli ennesimi abusi di automobilisti che, incuranti del divieto di sosta, avevano invaso la piazza, rendendo – di fatto – non usufruibile uno dei gioielli della città di Brindisi.
I partecipanti al presidio serale hanno “respinto” diversi cittadini pronti a parcheggiare di fronte all’edificio romanico dell’XI secolo
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